Kiss Me Deadly
USA 1955
con Ralph Meeker, Albert Dekker, Paul Stewart, Juano Hernandez, Wesley Addy, Marian Carr, Maxine Cooper, Cloris Leachman, Gaby Rodgers, Nick Dennis, Jack Lambert, Jack Elam, Jerry Zinneman, Percy Helton, Mady Comfort, Strother Martin, James McCallion, Fortunio Bonanova
regia di Robert Aldrich
Costretto a caricare un'autostoppista mezza nuda che gli si para davanti alla macchina, il detective Mike Hammer aiuta la donna a sfuggire a un controllo di polizia ma si risveglia in ospedale sopravvissuto a un incidente d'auto in cui sarebbe morta la ragazza anche se Hammer ha vaghi ricordi di un rapimento e di torture inflitte alla donna. Il detective inizia a indagare sul caso che costerà altre vite prima di scoprire un terrificante segreto..
Un bacio e una pistola è considerato un classico del cinema noir, addirittura il primo post-noir perché la vicenda esula dal dramma personale per arrivare a una soluzione molto più tragica, dato che coinvolge l'intera umanità: l'oggetto per cui muore Christina Bailey e tanti altri, compreso Nick, il meccanico amico di Hammer, è “la testa della Medusa” un ordigno nucleare che viene aperto con esiti catastrofici dalla novella Pandora, la curiosa Lily/Gabrielle.
Il film si chiude quindi con un crossover verso il genere fantascientifico e le paranoie da guerra fredda ma che il capolavoro di Aldrich fosse insolito lo si capisce già dall'apertura, dai piedi nudi della ragazza che corrono sull'asfalto, il respiro affannoso, le macchine che la evitano fino a costringerla a gettarsi in mezzo alla strada per fermarne una, quella di Hammer che per evitarla finisce fuori strada. Dopo quest'introduzione partono i titoli di testa,che scorrono in diagonale con uno stile non nuovo e poi ripresi e diventati l'emblema di Guerre Stellari ma la novità sta che scorrono all'incontrario dal basso verso l'alto costringendo lo spettatore a un certo sforzo lo stesso che si dovrà fare per tutto il film per seguire l'intricata storia, per quanto tutti i dettagli portino alla soluzione finale, si ha quasi l'impressione che Hammer sia un topo che corre in una sorta di labirinto.
Il personaggio di Hammer ci viene introdotto dall'interrogatorio dei poliziotti che lo valutano con disprezzo: è un sedicente detective che vive sulle infedeltà coniugali, ricattando per situazioni ricostruite ad hoc i malcapitati, con la complicità di Velda la sua segretaria che si presta a questi intrighi perché ama il lusso.
Sordido e amorale come i suoi nemici, Hammer non si farà scrupolo di usare la violenza, tortura compresa, per arrivare alla soluzione.
Il film è molto interessante soprattutto per la fotografia: il bianco e nero è molto contrastato ma a differenza dei noir anni '40 non c'è il compiacimento di giocare con le ombre siano esser riflesse sui muri o ghirigori sui volti degli attori, forse perché i protagonisti sono sordidi, veri animali notturni è nelle luce diurna o dei locali ben illuminati che si nasconde il pericolo, fino alla luce dirompente dell'esplosione finale.
Lo stile di ripresa ha un che di wellesiano: prodondità di campo, inquadrature insolite attraverso le architetture, una vera e propria ossessione per le scale tanto che si dice che il percorso del detective non sia orizzontale ma verticale, un'ascesa verso la (as)soluzione dal bassifondo morale da cui proviene, anche se non c'è riscatto morale per il protagonista, antieroe per eccellenza per cui sarebbe da preferire il finale europeo che si chiude con l'esplosione della casa invece di quello americano in cui Hammer e Velda riescono a fuggire nell'oceano (ma quanto può essere salvifico riuscire a fuggire a qualche centinaio di metri da un'esplosione nucleare?).
C'è poi la caratteristica dei piedi: su due piedi nudi si pare il film, quando Christine viene torturata sentiamo solo le sue urla mentre la macchina da presa resta sulle sue gambe , dal ginocchio in giù dandoci così il modo di incontrare per la prima volta le scarpe del torturatore, la visuale rasoterra è anche la soggettiva di Hammer che giace al suolo semi incosciente e infatti quando va nella villa del boss, la scusa del bagno in piscina serve per controllare le scarpe degli scagnozzi per vedere se riconosce quelle che ricorda: le soluzioni geniali nate dal girare in fretta.
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