Here Comes Mr. Jordan
USA 1941 Columbia
con Robert Montgomery, Evelyn Keyes, Claude Rains, Rita Johnson, James Gleason, Edward Everett Horton, Donald MacBride
regia di Alexander Hall
Il promettente pugile Joe Pendleton viene prelevato prima del tempo da un angelo alle prime armi. Mentre nell'aldilà si cerca di risolvere la sua posizione, il suo corpo viene cremato e l'anima di Joe viene “temporaneamente” messa nel corpo di Bruce Farnsworth, un riccone senza scrupoli appena ucciso dalla moglie e dal segretario personale. La prima cosa che fa Pendleton nel nuovo corpo è scagionare il padre di Bette Logan dalla prigione a cui lo avevano destinato i raggiri del vero Farnsworth. Mentre nasce un sentimento con Bette, Joe richiama Max Corkle, il suo vecchio manager e lo convince a organizzargli un incontro ma la permanenza nel corpo di Farnsworth non è più possibile e Joe prende definitivamente possesso del corpo di un pugile, dimenticando la sua esperienza ultraterrena ma non l'amore per Bette.
Celebre commedia fantastica rifatta nel 1978 da Warren Beatty Il paradiso può attendere, con il titolo originale dalla pièce teatrale del 1938.
Più degi aspetti fantastici e sentimentali è la commedia a farla da padrona, con lo stupore dei due assassini che vedono uscire Farnsworth uscire dal bagno dove l'hanno annegato come se nulla fosse: forse proprio il contrasto con la giocosità prevalente rende più intensi i momenti in cui l'amore tra Bette e Joe supera la dimensione fisica dei corpi e sono le anime a riconoscersi.
Gli attori sono molto bravi: Claude Rains è divertitamente ambiguo nel ruolo di angelo superiore, il Mr.Jordan del titolo, insuperabile la caratterizzazione di Max Corckle fatta da James Gleason che da sola vale il biglietto, i due personaggi tornano anche in Giù sulla Terra sempre diretti da Alexander Hall, il film è in musical mediocre che si segnala solo per la sfolgorante bellezza in technicolor di Rita Hayworth.
Robert Montgomery collabora anche alla sceneggiatura ed è interessante che l'attore che si cimenterà nella regia nel 1947 girando un film tutto in soggettiva, sia protagonista di una pellicola dove deve cambiare tre corpi ma lo spettatore vede sempre il medesimo attore che interpreta lo spirito di Joe, i corpi sono come cappotti che lo avvolgono per breve o poco tempo, in fondo è una forma di soggettiva anche questa.
Commenti