Mal de pierres
Francia 2016
con Marion Cotillard, Louis Garrel, Alex Brendemühl, Brigitte Roüan, Victoire Du Bois
regia di Nicole Garcia
Nella Provenza dei tardi anni '40 la giovane Gabrielle imbarazza la famiglia con le sue sue esternazioni amorose fuori luogo, per non doverla mettere in manicomio, i genitori la danno in moglie a un bracciante, un basco con una carriera da muratore. Pur senza amore, la vita coniugale sembra trovare un suo equilibrio ma la situazione precipita quando Gabrielle, per curare i calcoli renali che la affiggono da sempre e che le impediscono di diventare madre, viene ricoverata in un sanatorio svizzero dove s'innamora di un tenente in fin di vita...
Premesso che non avrei apprezzato comunque Mal di pietre per lo stile troppo patinato, la fotografia sempre perfetta prima della Provenza poi della Svizzera: per inciso il sanatorio dove viene ricoverata Gabrielle è ancora lo Schatzalp Hotel di Davos, proprio quello di Youth -La giovinezza di Sorrentino.
Non avrei amato a prescindere lo stile didascalico che rende i personaggi piatti, tutti piuttosto antipatici a partire da Gabrielle. Solo l'innegabile bravura dei tre protagonisti, o quantomeno la loro presenza scenica rende sopportabile questo noioso triangolo amoroso.
L'aggravante, per mia disdetta, è che ho anche letto l'omonimo romanzo di Milena Agus amandolo moltissimo, rimanendo colpita da quella petrosità della malattia, del linguaggio e della terra sarda che diventa il tratto caratteristico del libro e che nella produzione francese viene completamente a mancare rendendomi ancora più indigesto un polpettone già lontano dal mio gusto personale.
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