The Loved One
USA 1965 MGM
con Robert Morse, Anjanette Comer, John Gielgud, Rod Steiger, Dana Andrews, Milton Berle, James Coburn, Tab Hunter, Roddy McDowall, Jonathan Winters, Margaret Leighton, Robert Morley, Lionel Stander, Liberace, Barbara Michols
regia di Tony Richardson
Il giovane inglese Dannis Barlow vince un viaggio premio a Los Angeles e coglie l'occasione per andare a trovare lo zio, sir Francis Hinsley, pittore ora al servizio del cinema hollywoodiano. Quando viene licenziato Francis si suicida gettando grave disdoro sulla comunità inglese di Hollywood che cerca di riparare scegliendo esequie pompose e l'eterno riposo presso il cimitero Sentieri Melodiosi. Per Dannis è l'occasione di scoprire un altro aspetto bizzaro del mondo americano e si innamora anche di un'estetista dei defunti che vive il suo lavoro come una missione e si suicida quando scopre che il reverendo Glenworthy vuole riconvertire il cimitero in un altra attività più lucrosa.
Lo sguardo beffardo del free cinema inglese verso la cultura americana si concentra su un aspetto ideale per l'humor nero britannico: il culto dei morti. Nell'America dove il guadagno non è mai fonte di vergogna, anche nell'industria mortuaria raggiunge vette inaspettate e con un ottimo linguaggio da venditore propone all'affranto congiunto un luogo ameno per il riposo del caro estinto, il trucco e parrucco perfetto per l'ultimo saluto ("non avevo mai visto Francis così in forma" constata soddisfatto sir Ambrose Abercrombie).
Dietro a tutta questa retorica dell'estremo saluto in realtà si muove il beato revendo Glenworthy, altra figura tipica del mondo americano: il religioso settario che fonda la propria chiesa per puro tornaconto economico. Quando si rende conto che in pochi anni il cimitero sarà completamente pieno e quindi finirà il guadagno, il reverendo decide di riconvertire Sentieri Melodiosi in una struttura per anziani, attività che non arriverà mai alla saturazione grazie al rapido ricambio (sic!) degli ospiti, resta il problema di come liberarsi degli attuali occupanti della proprietà e la soluzione migliore sembra quella di inviarli nello spazio usando missili obsoleti grazie a un accordo con l'esercito.
La satira funziona anche se oggi non sembrerà più così cattiva e a dar fastidio saranno sono i cani stipati nei frigoriferi in attesa di esser sepolti in un cimitero per animali che copia Sentieri Melodiosi.
La trama purtroppo è troppo arzigogolata pur di mostrare l'America attraverso gli occhi dell'ingenuo inglese (Dennis) che si presta a diversi lavori e diventa lo snodo per tutta la trama: è coinvolto nella fondazione del cimitero degli animali che irrita profondamente Aimee Thanatogenous (nomen omen) perché è una parodistica imitazione della filosofia che Aimee crede alla base di Sentieri Melodiosi, il cimitero degli animali sarà il primo ad avere l'idea di seppellire l'idea nello spazio con il funerale del merlo indiano di Mr. Joyboy capo imbalsamatore a Sentieri Melodiosi, innamorato a sua volta di Aimee che invita al funerale dell'animale proprio per farle scoprire la vera attività del fidanzato Dennis.
Il reverendo Glenworthy copia l'idea del cimitero degli animali e si compra l'appoggio delle forze armate con festini e mazzette, altra gustosa satira sulle connivenze politico economiche.
In tutto ciò l'ingenua Aimee decide di suicidarsi e Dennis rimane abbastanza indifferente alla morte dell'amata decide solo di omaggiare la sua purezza mettendola nel razzo al posto del fasullo eroe dell'aeronautica di cui ha dovuto sedurre la vedova perché diventasse il primo caro estinto spaziale.
Con la morte della ragazza finisce l'esperienza americana di Dennis che se ne torna in Inghilterra trasformato da ragazzo povero ma curioso in un ricco cinico, solo che durante il film non è stato dato il giusto rilievo alla trasformazione del personaggio.
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