Safety Last!
Usa 1923
con Harold Lloyd, Mildred Davis, Bill Strothers, Noah Young, Westcott Clarke, Mickey Daniels, Anna Townsend
regia di Fred C. Newmeyer e Sam Taylor
Harold è andato in città per far fortuna ma trova un modesto impiego in un grande magazzino e si toglie anche il pane di bocca per inviare regali alla fidanzata rimasta al paesello. La ragazza, convinta che abbia fatto carriera, lo raggiunge per coronare il loro sogno d'amore, in realtà Harold sta rischiando di perdere il posto ma ascoltando casualmente il direttore del grande magazzino in cerca di una trovata pubblicitaria per rilanciare l'azienda, gli propone la sensazionale scalata dell'edificio da parte del suo compagno di stanza ma per una serie di circostanze sarà Harold stesso a doversi arrampicare sul grattacielo.
Harold Lloyd è considerato il terzo genio della comicità americana dopo Chaplin e Buster Keaton, la sua è una maschera che incarna perfettamente lo spirito dei Roaring Twenties: ottimismo e una buona dose d'incoscienza che portano il commesso a scalare un grattacielo per potersi sposare nel suo film più famoso, Preferisco l'ascensore! dove l'immagine di Lloyd penzolante dall'orologio mezzo divelto è diventata iconica, citata in diversi film da Ritorno al futuro a Hugo Cabret.
Il film parte come una classica comica in stile Hal Roach, giocando sul misunderstanding: la prima inquadratura con musica funerea sembra rappresentare un carcerato prossimo alla pena di morte ma la corda d'impiccagione sullo sfondo è un ammennicolo per i treni e la scena straziante è solo l'addio della fidanzata e della madre di Harold che sta partendo verso la grande città.
Harold è un giovane che non si perde mai d'animo, sia che debba nascondersi dalla padrona di casa che cerca la pigione o che debba entrare al lavoro senza far capire di essere in ritardo al capo reparto.
Come in ogni comica che si rispetti lui e il suo amico finiscono per inimicarsi un poliziotto solo perché hanno fatto uno scherzo al poliziotto sbagliato: Harold era convinto di scherzare con un compaesano ritrovato in città ma non si è accorto dello scambio di persona e il poliziotto prende di mira l'amico che per questo motivo non potrà eseguire la scalata del grattacielo, Harold dovrebbe scalare solo il primo piano e poi esser sostituito dal vero scalatore ma una serie d'inconvenienti lo costringerà ad arrampicarsi per tutti i dieci piani così la classica comica guadagna una sequenza divertente sì, ma angosciante entrata di diritto nell'immaginario collettivo e nella storia del cinema anche per la grande abilità tecnica: alle scene girate all'altezza reale con piattaforma di sicurezza sottostante se ne aggiungono altre girate sul tetto con un preciso gioco prospettico che restituisce l'esatta angolazione dei dintorni del palazzo.
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