Scissors
USA 1991
con Sharon Stone, Steve Railsback, Ronny Cox, Michelle Phillips, Vicki Frederick
regia di Frank De Felitta
Angie Anderson, sessuofoba e con la passione per le bambole, subisce un tentativo di stupro nell'ascensore del suo palazzo. La aiuta il vicino di casa, l'attore Alex Morgan che convive con il fratello paralizzato Cole. Tra Alex e Angie nasce un sentimento anche se la ragazza continua a respingerlo e Alex è l'unico a preoccuparsi quando la ragazza sparisce nonostante abbia inviato un telegramma. In effetti Angie, rispondendo ad un annuncio di lavoro, si ritrova prigioniera in un appartamento dove rivive i traumi della sua infanzia..
Mediocre thriller che ha come unico pregio quello di aver rivelato, prima del successo di Basic Instinct, la bellezza e la bravura di Sharon Stone, spesso in scena da sola.
Tutta la macchinazione ai danni di Angie, dal tentato stupro fino alla prigionia nell'appartamento di un palazzo vuoto perché in ristrutturazione, è costruita da un'insospettabile figura che vuole portare la ragazza, abusata nell'infanzia, sull'orlo della pazzia e farla incolpare di un delitto compiuto per gelosia
Nessun indizio indica il vero colpevole durante il film, anzi tutto fa pensare che a muove i fili ai danni di Angie, sia l'inquietante fratello di Alex, Cole, pittore con il vizio di spiare l'avvenente vicina che lo scopre falso invalido per vivere alle spalle del fratello che ha causato l'incidente che gli è costato (temporaneamente) l'uso delle gambe per cui lo spettatore rimane un po' scombussolato dal colpo di scena finale del tutto inatteso.
Resta un certo gusto per la messa in scena, soprattutto nel bellissimo appartamento deco, e il citazionismo cinematografico a partire da Gli Uccelli di Hitchcock.
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