Lady Godiva of Coventry
USA 1955 Universal Pictures
con Maureen O'Hara, George Nader, Victor McLaglen, Rex Reason, Torin Thatcher, Eduard Franz, Leslie Bradley, Robert Warwick, Arthur Gould-Porter
regia di Arthur Lubin
Nell'Inghilterra dell'XI secolo divisa dalle lotte intestine tra sassoni e normanni, Lord Lefric finisce in galera perché rifiuta di sposare una nobildonna normanna come vorrebbe il re. In prigione incontra Godiva, sorella dello sceriffo, bella e battagliera più amica dei galeotti che dei nobili: amore a prima vista coronato dal matrimonio. Godiva si rivela particolarmente intelligente: convince il marito a rappacificarsi con Lord Godwin e conquista anche il benvolere del re finendo vittima dell'odio della fazione normanna. Accusata di tradimento, Lady Godiva accetta di cavalcare nuda per le vie di Coventry certa dell'amore del suo popolo che la rispetterà, come puntualmente avviene, portando i normanni a svelare le loro intenzioni contro il regno d'Inghilterra.
Film di poco conto con una fantasiosa rilettura storica della leggenda di Lady Godiva farcita da lambiccati intrighi politici che appesantiscono inutilmente la storia, nel tentativo di aumentare l'attesa del momento topico: la famosa cavalcata nuda, che si rivela castissima, essendo un film del 1955. L'unico motivo d'interesse è l'interpretazione di Maureen O'Hara la rossa irlandese si dimostra quanto mai volitiva: la sua apparizione inattesa nella prigione lascia il segno. I colori vivaci dei suoi costumi, la foltissima chioma e il carattere indipendente mi fanno pensare che la sua Godiva sia un modello di riferimento per le principesse Disney contemporanee.
Altro motivo per cui il film è ricordato è quello di contenere una delle prime apparizioni di Clint Eastwood, credo fosse suo terzo film non accreditato, in sostanza pochissime pose senza dialoghi.
Più interessante ricordare che l'espressione Peeping Tom titolo di un celebre film di Michel Powell, nasce proprio dalla leggenda di Lady Godiva, e nel film si mostra il contandino Tom che non resiste alla curiosità di sbirciare ma viene punito Grimald che lo acceca con una torcia, scena mostrata in soggettiva dal punto di vista di Tom, unico vezzo autoriale in una pellicola trascurabile.
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