Una parte delle collezioni del Museo delle Arti Decorative di Praga, attualmente chiuso per restauri, è visibile alle Scuderie del Castello di Miramare di Trieste fino a domenica 7 gennaio 2018.
L'esposizione presenta pezzi, quasi tutti di artisti boemi, nei vari settori delle arti applicate, ovviamente sono presenti i manifesti pubblicitari che ebbero proprio nel periodo dell'Art Nouveau il loro periodo d'oro e ovviamente Alfons Mucha, il più celebre cartellonista liberty di origini boeme fa la parte da leone con i celeberrimi poster per le sigarette Job o i quattro pannelli delle arti; del maestro per antonomasia dell'art nouveau è molto più interessante, poiché meno visibile, il dipinto L'epoca romana e l'arrivo degli slavi realizzato per il padiglione della Bosnia Erzegovina per l'Esposizione Universale di Parigi del 1900.
Da menzionare manifesti di Klimt e Koloman Moser che pubblicizzano la Secessione Viennese; se Vojtěch Preissig segue la linea floreale imposta da Mucha e l'art Nouveau francese, i manifesti di Alfred Roller seguono la linea geometrica tipica della secessione viennese mostrando da subito le due anime dell'arte nuova che si adegua nel nome alle diverse istanze delle varie nazioni ma significando sempre un ideale di rinnovamento e rivoluzione nell'arte che dev'essere totale la dublice anima, floereale e geometrica, caratterizza anche i mobili esposti dove spicca la chaise longue disergnata da Gustav Siegel.
Grande spazio è riservato ai gioielli, collane, spille, fibbie e diversi manufatti esposti sono opera di Josef Ladislav Němec; bellissimi anche i pendenti e gli anelli disegnati da Marie Krivankova.
Nei sezione dei vetri grande attenzione è prestata alla produzione della ditta Lotz ma sono esposte opere di altre vetrerie boeme meno note ma che realizzano produzioni altrettanto raffinate.
Tra gli oggetti in metallo spicca l'orologio da tavolo di John Havlicek, ed è presente una vasta serie di oggetti per la tavola, dalle alzate alle posate.
Interessante è la sezione dedicata all'arte tessile: tappeti, arazzi e paraventi e all'abbigliamento, settori non sempre contemplati nelle mostre sull'art nouveau; alle Scuderie è possibile ammirare anche scarpe e stivaletti stringati, un corsetto con la sua custodia e l'abito che mi è piaciuto di più è uno dei cinque che sono esposti nella Sala del Trono del Castello, un abito da sera in damasco verde del 1912.
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