The Cult of the Cobra
USA 1955 Universal
con Faith Domergue, Richard Long, Marshall Thompson, Kathleen Hughes, William Reynolds, Jack Kelly, Myrna Hansen, David Janssen, Leonard Strong, James Dobson, Walter Coy
regia di Francis D. Lyon
Asia, 1945: sei soldati americani trascorrono da turisti l'ultimo giorno di missione e conoscono un incantatore di serpenti disposto a farli partecipare a una cerimonia dei Lamiani che credono nella metamorfosi da uomo a cobra. Durante il rito, Nick scatta una fotografia rivelando la loro presenza: Daru, l'incantatore viene ucciso mentre i sei soldati vengono maledetti. Nick muore la notte stessa mentre altri tre compagni muoiono nel giro di poche settimane nonostante il ritorno negli Usa. Intanto Lisa, una bella e misteriosa ragazza è andata a vivere vicino ai due ex commilitoni e ora coinquilini Paul e Tom..
B movie chiaramente derivato da Il bacio della pantera, le citazioni si fanno sempre più esplicite a partire dalla scena nel bowling deserto che ricorda quella della piscina fino al finale omologo: davanti alla macchina non c'è il corpo dell'animale ma il cadavere della ragazza, ne Il culto del cobra quest'ultima trasformazione è l'unica passabile come effetto speciale mentre è davvero deludente la trasformazione precedente dell'ombra del profilo di Lisa che si trasforma nella sagoma del serpente.
Si tratta di un classico bmovie che può risultare accettabile proprio perché telefonato: tutto avviene esattamente nel momento in cui lo spettatore se lo aspetta, fatta salva l'apparizione della vecchietta dell'Esercito della Salvezza che interrompe la tensione dell'omicidio di Rico. Qualche raffinatezza nel modo di girare e nel montaggio salvano il film dalla totale mediocrità.
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