Bloodhounds of Broadway
USA 1989
con Madonna, Matt Dillon, Rutger Hauer, Josef Sommer, Randy Quaid, Jennifer Grey, Esai Morales, Dinah Manoff, Ethan Phillips, Steve Buscemi
regia di Howard Brookner
Il reporter Waldo Winchester rievoca i ruggenti anni '20 dove gangster, prostitute e bel mondo si mischiavano senza problemi e ricorda l'incredibile notte dell'ultimo dell'anno del 1928 in cui si intrecciano le vite e gli amori del gangster Cervello, del suo scagnozzo Regret e del giocatore d'azzardo sempre in rosso Feet Samuels.
Film corale che mescola quattro storie scritte da Damon Runyon con un eccesso di personaggi che rende troppo dispersivo il film, a cui si aggiungono i problemi dovuti alla scomparsa precedente all'uscita della pellicola del regista Howard Brookner, morto di AIDS a soli trentacinque anni e famoso soprattutto per il documentario d'esordio, Burroughs: The Movie dedicato al maestro della beat generation che ha un piccolo cameo nei panni di un cameriere ne I maledetti di Hollywood.
l debutto nel cinema di finzione di Brookner è molto atteso e il regista si trova a disposizione un grande cast: Rutger Hauer è Cervello il gangster donnaiolo che spende decine di migliaia di dollari per mantenere le sue amanti ma che rischia di morire dissanguato in mezzo alla strada perché nessuna delle sue donne ha intenzione di occuparsi di lui, lo ospita solo la fioraia a cui ha regalato un bigliettone.
La sua storia è la più emblematica per raccontare i folli anni '20 e la notizia della sua morte che arriva allo scoccare dell'anno nuovo sottolinea la nota malinconica: sta arrivando il 1929 con la grande depressione e la fine di un mondo di svagato divertimento e follia che dovrebbe esser rappresentato dalla storia di Feet, il giocatore d'azzardo sempre al verde che per conquistare la ballerina Hortense Hathaway ha venduto il suo corpo alla scienza, nella fattispecie a un medico che vuole studiare i suoi enormi piedi (da cui il soprannome) e non si rassegna quando Feet, che ha conquistato Hortense decide di non suicidarsi più e lo insegue con tanto d'ascia per tutta Broadway: il segmento di follia non è molto riuscito anche se Randy Quaid è forse l'attore più in parte e Hortense è interpretata con molta convinzione da Madonna, con i capelli neri alla maschietta per l'obbligatorio omaggio a Louise Brooks; risulta più surreale che la più avida balleriana della città sogni di trasferirsi in campagna ed allevare galline con il,suo Feet.
Jennifer Grey, la Babe di Dirty Dancing, è Lovely Lou, il grande amore di Regret, lo scagnozzo di Cervello, donnaiolo come il suo capo, nonostante i problemi i due riescono comunque per tornare insieme e a loro è dedicato l'happy end finale mentre si allontanano verso il loro "scampolo di paradiso" ma ancora più fortunato è Basil Valentine, gangster di mezzatacca che la ricca e sciroccata Harriet MacKyle crede un killer sanguinario e a cui affida la vendetta della morte accidentale del pappagallo di famiglia: s'imbarcheranno sul primo translatlantico per l'Europa.
A queste trame principali già complesse da seguire s'intrecciano diverse storie minori di infedeltà, truffe e quant'altro, da segnalare in un piccolo ruolo Steve Buscemi che ha incarnato negli ultimi anni l'epopa degli anni '20 e del proibizionismo nella serie Boardwalk Empire.
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