USA 1937 MGM
con Barbara Stanwyck, John Boles, Anne Shirley, Barbara O'Neil, Alan Hale, Tim Holt, Marjorie Main
regia di King Vidor
Stella Martin, figlia di operai riesce a farsi sposare da Stephen Dallas il direttore della filanda dove lavorano il padre e il fratello. Ben presto le incompatibilità caratteriali e sociali dividono i due sposi e Stella rifiuta di seguire il marito a New York restando nel Massachussetts con l'amatissima figlia Laurel. Solo quando la ragazza è cresciuta, Stella si accorge che la sua volgarità innata rischia di rovinare il futuro della figlia e allora sparisce dalla sua vita concedendo al marito il divorzio e l'opportunità a Laurel di farsi una posizione sociale.
Un caposaldo del melodaramma sull'amore materno che non scade mai nel patetico grazie alla robusta regia di King Vidor, autore del cinema muto che negli anni '30 e '40, abbandonata la sperimentazione personale, firma alcuni capolavori del melodramma come Duello al sole.
A reggere il film è la grande prova di Barbara Stanwyck davvero sublime nel tratteggiare la figura di una donna volgare che non riesce ad elevarsi nonostante il matrimonio con un uomo di classe superiore e si accontenta di esser uscita dalla povertà per lasciarsi sprofondare nel cattivo gusto di abiti sempre troppo carichi di pizzi, trucchi vistosi e riccioli troppo tinti, fino a diventare così ridicola da mettere in cattiva luce la figlia che ha preso tutto il buon gusto del padre: Stephen Dallas è un esponente del jet set, suo padre si è suicidato dopo il fallimento dell'azienda e Stephen ha lasciato tutto per rifarsi una posizione.
A New York Stephen ritrova Helen, la ragazza di buona famiglia a cui era promesso e che ha dovuto lasciare per il tracollo finanziario del padre. La donna ora è vedova con tre figli e l'amore con Stephen rinasce. Laurel ammira moltissimo la signora Morrison ma è legata da affetto profondissimo alla madre perché se Stella Dallas è una donna senza gusto ha in fondo un buon cuore, lo si vede nel rapporto con Ed Munn, un allibratore equivoco che spesso la mette nei guai con il suo comportamento sguaiato ma che Stella non esita ad aiutare quando si accorge che le cose non gli vanno bene economicamente.
Del resto solo un cuore grande può avere il coraggio di sparire dalla vita dell'amatissima figlia per non rovinarle il futuro con la sua imbarazzante presenza e così Stella Dallas si accontenterà di vedere lo sfarzoso matrimonio della figlia da una finestra (volutamente lasciata aperta da Helen) come una passante qualunque.
Se il ruolo di Stella Dallas valse alla Stanwyck la nomination agli oscar, tutto il cast offre un'ottima prova nel rappresentare l'evoluzione dei personaggi la cui storia occupa almeno un ventennio e infatti anche Anne Shirley ricevette una nomination come migliore attrice non protagonista per il ruolo della dolce Lollie Dallas.
Da segnalare Tim Holt nel ruolo di Richard Grosvenor III il futuro marito di Lauren che nel 1942 sarà lo scapestrato George Minafer Amberson ne L'Orgoglio degli Amberson e non accreditata c'è Hattie McDaniels, la Mamie di Via col vento nel ruolo di cameriera di casa Dallas.
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