USA 1983
con Matt Dillon, Mickey Rourke, Dennis Hopper, Nicolas Cage, Diane Lane, Vincent Spano, Tom Waits, Chris Penn, Laurence Fishburne, Sofia Coppola
regia di Francis Ford Coppola
Rusty James è un sedicenne della periferia di Tulsa cresciuto nel mito del fratello maggiore, Motorcycle Boy, capo di una gang ora partito per un viaggio in California. “Quello della moto” fa improvvisamente ritorno in città proprio durante una rissa di Rusty che per la sopresa di rivedere il fratello viene ferito. L'atteso ritorno di Motorcycle Boy però non riporta la serenità nella vita di Rusty ma il triste finale della sua esistenza dà al fratello minore la forza di prendere in mano la sua vita.
Dal secondo romanzo di S. E. Hinton, già autrice del romanzo I ragazzi della 56ª strada
da cui Coppola aveva tratto l'omonimo film che con Rusty il selvaggio compone idealmente un dittico sulla figura del ribelle senza causa aggiornato agli anni '80.
Come la decade che rappresenta, anche lo stile di Coppola è "post" e rimescola suggestioni di diversi stili cinematografici: Matt Dillon sfoggia la canotta bianca di Marlon Brando in Un tram chiamato desiderio e il luminoso bianco e nero del film richiama molti melodrammi anni '50 ambientati negli stati del Sud che raccontano il disagio famigliare. La famiglia di Rusty è stata distrutta dall'abbandono della madre, il padre, avvocato di successo, è diventato un alcolizzato ed è finito nelle periferie, come James Dean ne La Valle dell'Eden, anche Motorcycle Boy è andato in cerca della madre e ora informa il fratello dell'incontro.
Il mito del fratello si sgretola al suo ritorno: Motorcycle Boy è ancora il ragazzo in grado di riuscire in tutto quello che vuole, potrebbe essere ancora un capo per i giovani della città ma quello che torna dal viaggio californiano è un uomo che non sa cosa fare della sua vita e uno che vuole che gli altri lo seguano deve sapere dove andare, confida al fratello.
Motorcycle Boy capisce che l'unico modo per liberare il fratello dalla sua influenza è portare alle estreme conseguenze tutto il suo disincanto (follia?) così il suo unico scopo diventa quello di liberare i “rumble fish” del titolo, i pesci da combattimento, convinto che negli ampi spazi del fiume perderanno la loro aggressività.
Rivisto oggi l'interpretazione di Mickey Rourke che fece decollare la sua carriera risulta quasi profetica nel nichilismo dell'attore nel distruggere il suo potenziale (Motorcycle Boy ha un taglio di capelli alla John Lydon dei Sex Pistols).
Anche l'interpretazione di Dennis Hopper, nel ruolo del padre è in grado di lasciare il segno, nonostante la la brevità e va notato il cameo di Tom Waits nei panni del barista.
Tra i vari giovani attori che poi hanno lasciato un segno ricordiamo un allampanato Lawrence Fishburne, ben diverso dal massiccio Morpehus di Matrix. Comparsate per i giovani del clan Coppola: Nicolas Cage è quello che ruba la bella Diane Lane a Rusty, Sofia Coppola è la sorella minore di Patty.
L'uso del bianco e nero, che permette al regista di giocare con i toni espressionisti delle ombre e delle inquadrature sghembe, viene giustificato riferendosi al punto di vista di Motorcycle Boy che ha perso la capacità di vedere i colori in una rissa, l'unica ripresa a colori riguarda Rusty James e avviene solo dopo la morte del fratello, quando si scorge riflesso sul vetro dell'auto della polizia.
A sottolineare la valenza simbolica dei rumble fish, Coppola ricorre al cut out o uso selettivo del colore per cui i pesci rossi e blu si muovono sullo sfondo in b/n una tecnica che oggi possiamo usare con l'app dello smartphone, ma che allora era molto innovativa visto che il primo film a sfruttare a pieno la tecnica è Pleasantville del 1998
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