con John Merivale, Didi Perego, Gérard Herter, Daniele Vargas, Daniela Rocca
regia di Riccardo Freda e Mario Bava
Una spedizione archeologica che indaga sul perché di una frettolosa migrazione dei Maya, trova un lago sotterraneo dove venivano fatti sacrifici umani alla dea Caltiki che si appalesa come un mostruoso essere unicellulare sviluppatosi grazie alla radioattività, come scoprono gli scienziati in laboratorio. Si scoprirà che è anche imminente il passaggio di una cometa radioattiva il cui precedente passaggio ha causato la fuga dei Maya 1300 anni prima..
Il primo monster movie italiano porta la firma dei maestri dell'horror italiano: Riccardo Freda e Mario Bava, il secondo ha tutto il merito degli effetti speciali e della fotografia ricca di contrasti e parte della regia in quanto terminò le riprese dopo che Freda litigò con i produttori e abbandonò la produzione.
Un'altra particolarità del film è quella di fondere due aspetti diversi del genere B movie: una prima parte avventurosa legata alla leggenda Maya e alla profezia del ritorno dello sposo celeste di Caltiki (la cometa) con il suo carico di distruzione e una seconda molto scientifica dove lo studio di una parte dell'organismo unicellulare crea le condizioni per la crescita smisurata e il rischio distruzione per un'intera città.
Per mio gusto personale preferisco la prima parte: la sequenza iniziale con uno dei membri della spedizione che vaga impazzito tra una natura selvaggia (con tanto di serpente che si infila nell'orbita cava di un teschio) dopo aver assistito alla morte del compagno per mano di Caltiki crea una notevole suspense horror.
La seconda parte è più convenzionale e segue pedissequamente il modello dei monster movie d'oltreoceano, con tanto di membro contaminato dal mostro che manifesta i suoi istinti più biechi (fin dall'inizio era innamorato della moglie del professore che guidava la spedizione).
Caltiki Il mostro immortale resta comunque un film molto piacevole da vedere con l'aggiunta di un pizzico d'orgoglio per quello che sapevano creare le nostre maestranze con un budget di gran lunga inferiore ai film di basso costo americani: l'orrido mostro è in realtà della trippa!
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