USA 1960 MGM
con Doris Day, Con David Niven, Spring Byington, Richard Haydn, Janis Paige
regia di Charles Walters
Il professor Larry Mackay abbandona l'insegnamento per dedicarsi alla carriera di critico teatrale: inflessibile, riserva subito una severa stroncatura alla rivista di un amico di famiglia, prendendosi uno schiaffone in pubblico dalla protagonista Deborah Vaughn. Ben presto Larry si lascia sedurre dalla fama e dal successo trascurando i progetti di trasferirsi in campagna con la moglie Kate e i quattro figlioletti. Ci penserà Alfred, l'amico stroncato, a fargli capire i suoi errori, facendo mettere in scena alla compagnia amatoriale del sobborgo in cui i Mackay si sono trasferiti, una pessima commedia giovanile del pedissequo marito.
Classica commedia anni '60 in perfetto stile Doris Day qui nei panni di una casalinga, ovviamente canterina (riprende anche Que sera sera de L'uomo che sapeva troppo!) innamoratissima del marito, madre di quattro simpatiche (?) pesti, più un cane svampito, quello sì davvero adorabile.
In Non mangiate le margherite lo spirito della “vergine di ferro” si estende anche al marito, interpetato magistralmente da David Niven: il cambiamento di vita di Larry mette fortemente a rischio il matrimonio con Kate, l'uomo è talmente obnubilato dalla fama che dimentica i progetti di vita, lasciando da sola la moglie nella gestione della nuova casa in campagna: lui andrà a vivere per qualche tempo da solo in città per trovare la quiete che gli serve per scrivere ma nonostante la crisi matrimoniale sembri sempre per precipitare, Larry resterà un marito fedele sfuggendo alla corte sfacciata della seducente Deborah.
La pellicola risulta un po' spiazzante perché gioca, senza mai portarle a conclusione, con le regole del genere remarriage: incomprensioni tra marito e moglie che si lasciano salvo tornare insieme a discapito dei nuovi promessi sposi. Personalmente non mi è ancora chiaro se lo stravolgimento del genere sia un difetto o un valore aggiunto, ma visto che nel 1965 dal film è stata tratta un'omonima serie tv, l'apprezzamento del pubblico (di allora) non è certo da mettere in discussione!
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