USA 1936
con Stan Laurel, Oliver Hardy, Jacqueline Wells, Mae Busch, Antonio Moreno, James Finlayson, Thelma Todd, Darla Hood
regia di James W. Horne, Charley Rogers
titolo italiano alternativo Noi siamo zingarelli
Una carovana di zingari si accampa nelle terre del conte Arnheim che promette la frusta a chi sarà sorpreso a rubare. Viene punito Gorgonzuelo, amante della moglie di Ollio. Per vendetta i due amanti rapiscono la figlia del conte che si era persa e la zingara fa credere ad Ollio che piccola sia sua figlia poi fugge con l'amante lasciando la bimba ad Ollio e allo zio Stanlio che la crescono amorevolmente. Dopo 12 anni di vagabondaggi gli zingari tornano sui possedimenti di Arnheim e Arline ormai sedicenne, viene imprigionata dagli sgherri del conte anche se non fatto nulla, Stanlio e Ollio cercheranno di liberarla ma mentre la fanciulla si salva dalla frusta grazie a un medaglione che rivela la sua vera identità, ai due non sarà evitata la tortura.
La ragazza di Boemia è sempre stato il mio film preferito di Stanlio & Ollio proprio per il finale surreale che inverte le loro proporzioni dopo la tortura e per il tono favoleggiante della trama ispirata all'opera di Michael William Balfe che a sua volta s'ispira a un racconto di Cervantes, La Gitanilla.
Pur non essendo uno dei capolavori del duo comico, la pellicola presenta alcune gag davvero notevoli, in primis quella di Stan Laurel che lasciato solo, deve imbottigliare il vino.
Mentre Ollio è più rassegnato del solito alle angherie di una moglie cattiva e fedifraga, Stanlio in questo film è decisamente bricconcello: aggressivo e soprattutto ladro consumato, grazie all'abilità nei trucchi manuali, a differenza dell'amico. Se il camera-look, cioè rivolto direttamente allo spettatore è una peculiarità di Ollio che cerca sempre conforto nel pubblico per i guai combinati da Stanlio, ne La ragazza di Boemia vediamo un trucco di Stanlio direttamente in soggettiva, come lo vede la vittima designata al furto.
Il film è una produzione costosa come dimostrano il notevole numero di comparse (tra le zingarelle ci dovrebbe essere anche Paulette Goddard non accreditata per il ruolo) e i numeri musicali.
Notevole il cast: oltre alla consolidata spalla del duo, James Finlayson, qui nelle vesti del Capitano Finn, va ricordata la presenza dell'attrice Thelma Todd al suo ultimo ruolo prima del misterioso omicidio di cui fu vittima non ancora trentenne; la piccola Arline è interpretata da Darla Hood, una delle Simpatiche canaglie della scuderia di Hal Roach produttore del film e anche regista non accreditato.
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