USA 1927 MGM
con Greta Garbo, John Gilbert, Lars Hanson, Barbara Kent
regia di Clarence Brown
In licenza con il commilitone e amico d'infanzia Ulrich von Eltz, il barone Leo von Harden rimane folgorato da una bella sconosciuta incrociata in stazione. Leo ritrova Felicitas a un ballo e tra i due scoppia l'amore ma Felicitas ha taciuto all'amante di essere sposata al conte von Rhaden che, sorpresi i due amanti, sfida Leo a duello, dove ha la peggio. Leo per punizione viene inviato cinque anni in Africa e affida Felicitas all'amico del cuore, mantenendo però la promessa fatta al conte von Rhaden quella cioè di non macchiare il suo onore e far credere che il duello riguardava un alterco al gioco. Ulrich fa in modo che Leo possa tornare dall'Africa dopo tre anni ma nel frattempo sposa Felicitas.
Leo è costretto suo malgrado a mantenere i rapporti con la coppia per non ferire Ulrich ma è sempre più difficile resistere al fascino di Felicitas che continua a provocarlo e lo convince a fuggire insieme ma l'improvviso ritorno di Ulrich con un costoso gioiello fa capire alla donna che non vuole rinunciare agli agi della sua posizione. Leo infuriato cerca di ucciderla ma interviene Ulrich che lo sfida a duello nell'isolotto dove da bambini si sono giurati eterna amicizia.
Convinta da Herta, sorella di Ulrich da sempre innamorata di Leo, Felicitas corre a fermare il duello ma cade in una buca nel ghiaccio e annega. Pur ignari della sua morte improvvisamente i due amici capiscono la pazzia che stavano commettendo e ritrovano la loro amicizia.
Il melodramma amoroso firmato MGM che rese Greta Garbo una star e le fece incontrare John Gilbert, il fascinoso divo del muto che avrebbe sostituito Valentino nel cuore delle fan ma che non avrebbe retto al passaggio al sonoro morendo alcolizzato a soli 36 anni.
L'incontro tra la Garbo e Gilbert generò scintille sullo schermo e anche una turbolenta storia d'amore.
La vicenda della maliarda che seduce gli uomini portandoli alla rovina non è nuova per il cinema muto che sulle vamp ha costruito la propria fortuna, ne La carne e il diavolo è interessante il chiaro parallelo demoniaco già anticipato dalle parole del pastore Voss: le donne belle sono inviate del demonio per farci cedere alla carne e dimostrato nella celeberrima scena della comunione dove Felicitas beve voluttuosamente dal calice ruotandolo per posare le labbra dove le aveva appena messe il suo amante, trasformando un momento religioso in un atto di pura seduzione.
L'alone demoniaco è confermato dal finale: con l'annegamento di Felicitas dagli occhi dei due uomini è come se cadesse un velo che gli permette di ritrovare la loro amiciza che fin dall'inizio della pellicola sembra nascondere una latente attrazione omosessuale.
Clarence Brown che dirigerà sette volte la Garbo, ne La carne e il diavolo dimostra tutta la sua abilità di regista: indimenticabile la scena di seduzione in giardino con la sigaretta che passa dalle labbra della Garbo a quelle di Gilbert che gliela deve accendere illuminando il volto dell'attrice solo con la fiammella del fiammifero.
Un altro momento molto significativo è quando il conte von Rhaden scopre gli amanti: con un breve carrello avanti il regista inquadra la coppia attraverso la mano del marito, che si contrae per l'ira.
Il duello tra von Rhaden e Leo è girato in controluce, quasi un gioco di ombre cinesi, la riipresa si allarga mentre i duellanti finiscono fuori campo, l'esito dello scontro si capirà solo dall'inquadratura successiva con Felicitas che si prova velo e cappello da vedova.
Il ritorno di Leo dall'Africa vede sempre il volto di Felicita in sovrimpressione, a significare che l'uomo non ha altro pensiero e il nome della donna è scandito in sovrimpressione dagli zoccoli dei cavalli in corsa o dalle rotaie del treno, Ovviamente appena arrivato in stazione Leo scopre che l'amata è diventata la moglie del suo migliore amico.
Per moderare il finale la MGM aveva fatto aggiungere una scena dove Leo ritrova la serenità sentimentale ma nel restauro si è tornati al finale voluto dal regista con l'abbraccio riappacificatore tra i due uomini
Commenti