GB 1941
con Vivien Leigh, Laurence Olivier, Alan Mowbray, Sara Allgood, Gladys Cooper
regia di Alexander Korda
Emma Hart, giovinetta dal passato equivoco, viene spedita dal ricco amante inglese presso lo zio ambasciatore alla corte di Napoli. Scoprirà di esser stata venduta al vecchio per ripagare i debiti del nipote. Emma finisce per sposare Lord Hamilton e diventa una lady molto amica della regina di Napoli presso la quale intercede perché il capitano Oratio Nelson abbia le navi per combattere la flotta napoleonica.
L'amicizia tra Nelson e Lady Hamilton si trasforma presto in un amore travolgente che mette da parte le convenzioni sociali: lei lascia il ricco marito quando si scopre incinta dell'ammiraglio, lui si ritira a vivere con lei ma l'ultima battaglia, quella decisiva per sconfiggere Napoleone, gli costa la vita e Emma conclude i suoi giorni in solitudine e povertà.
Secondo film americano della coppia Vivein Leigh/Laurence Olivier che si erano innamorati sul set del film inglese Elisabetta d'Inghilterra del 1937.
Si tratta di un film di propaganda bellica adombrato nel biopic romanzato dell'amore scandaloso tra Emma Hamilton e Oratio Nelson: e nelle lunghe tirate contro Napoleone non è difficile riconoscere che in realtà si parla di Hitler; per l'esaltazione dello spirito patriottico Il grande ammiraglio era uno dei film preferiti di Churchill e arriva ancora oggi la commozione per i due innamorati che non piegano il loro amore davanti a nessuna convenzione ma si sacrificano per il bene supremo della nazione e la libertà dal dittatore.
Affidata a un cast prettamente inglese, il film è diretto da Alexander Korda, regista ungherese naturalizzato inglese che caratterizza le sue pellicole con la rilettura molto romanzata della vita privata di personaggi storici, come nel caso de Il Grande Ammiraglio.
Il suo è un mondo molto fantasioso anche nei costumi e nelle scenografie, a loro volta non troppo fedeli alla realtà storica, anche se sono presenti alcuni quadri di Lady Hamilton dipinti da Romney con il volto di Vivien Leigh
Il granitico Oratio Nelson di Laurence Olivier (che sa morire sullo schermo molto bene) si scompone solo per amore della bellissima Emma Hamilton, interpretata con grande passione da Vivien Leigh, certo, quando l'attrice ha delle acconciature boccolute scatta inevitabilmente il confronto con Rossella O'Hara ma nel film l'attrice ha modo di sbizzarrirsi con costumi ed acconciature di ogni tipo, anche di mostrarsi vecchia e ubriacona nella cornice iniziale e finale che racchiude il flash back della vita di Lady Hamilton, altro titolo con cui è noto il film.
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