con Sandra Milo, Laurent Terzieff, Paolo Stoppa, Martine Carol
regia di Roberto Rossellini
Il carbonaro romagnolo Pietro Missirilli è a Roma per uccidere un traditore; catturato, fugge da Castel Sant'Angelo e trova rifugio nel palazzo Asdrubale Vanini. S'innamora ricambiato di Vanina, figlia del principe Vanini ma sarà un'amore sofferto per la diversa condizione sociale dei due e soprattutto perché Missirilli antepone la causa patriota al suo amore per Vanina che gelosa, fa arrestare tutti i compagni carbonari di Pietro e in questo modo lo perde per sempre.
Tratto dall'omonimo racconto di Stendhal, il film di Rossellini è stato rimontato dal produttore annullando quasi del tutto la parte della Contessa Vitelleschi, amante di Asdrubale Vanini e primo contatto casuale di Pietro Missirilli a Roma. Se in un certo qual modo Rossellini fa il verso al romanticismo melodrammatico di Senso, anche al suo film è toccato lo stesso beffardo destino di perdere una figura centrale come il Conte Ussoni nel film di Visconti.
La teatralità nel film di Rossellini è più esasperata che nell'opera viscontiana: a tratti sembra di assistere a una ripresa teatrale ma non si conosce più l'opera originale e quindi questo effetto potrebbe esser dovuto allo stravolgimento del nuovo montaggio.
Vanina Vanini rientra nella svolta didattica dell'opera rosselliniana: i titoli di testa, con le scritte dorate su fondo rosso sono praticamente identiche a quelle de La presa del potere da parte di Luigi XIV.
L'operazione di rimontaggio intendeva dare più spazio alla procace protagonista, Sandra Milo eliminando il doppiaggio di Andreina Pagnani per restituirle la sua voce: probabilmente l'operazione non è perfetta e a tratti di voce doppiata si alterna quella naturale, forse anche per questo l'attrice venne malignamente soprannominata Canina Canini mentre la sua recitazione è più che dignitosa e misurata.
Ovviamente il nuovo montaggio va a discapito del messaggio anticlericale del film che rischia di risultare soporifero ridotto com'è a solo dramma amoroso.
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