Germania 1932
con Brigitte Helm, Pierre Blanchar, Vladimir Sokoloff, Jean Angelo, Tela Tchai, Florelle
regia di Georg Wilhelm Pabst
Ascoltando un programma radiofonico che parla di Atlantide, l'ufficiale della legione straniera Saint-Avit racconta la sua incredibile esperienza di qualche anno prima, quando in missione con il capitano Morhange subisce un'imboscata dei tuareg risvegliandosi in una città sotterranea dove regna l'algida Antinea alla cui corte ci sono diversi uomini innamorati di lei, tutti gelosissimi l'uno dell'altro. Saint-Avit arriva addirittura a uccidere Morhange poi viene aiutato a fuggire Tanit Zerga, una schiava di Antinea, innamorata di lui e da un tuareg che aveva soccorso nel deserto. Il ricordo di Antinea però non si è sopito nel cuore di Saint-Avit che fugge nel deserto alla ricerca dell'amante perduta.
Il film è il remake del film muto del 1921 diretto da Jacques Feyder; G.W.,Pabst ne fa una versione sonora ancora molto debitrice al cinema muto: i dialoghi scarni sono in fondo delle didascalie parlate e i momenti più intensi della pellicola sono sequenze mute: la concitata partita a scacchi, il corpo di Saint-Avit trasportato nelle viscere della terra inquadrando solo la mano dell'uomo svenuto e i piedi dei due indigeni che lo trasportano con un ritmo incalzante.
L'Atlantide non è uno dei capolavori di Pabst ma resta un ottimo film affascinante nella sua dimensione onirica che lascia ampio spazio ai risvolti psicanalitici sempre presenti nell'opera del regista tedesco.
Forse quella di Saint-Avit è solo un sogno, un'allucinazione ma il mondo sotterraneo governato da una donna algida che ama l'unico uomo che la respinge (Morhange) e per questo induce Saint-Avit ad ucciderlo è un viaggio claustrofobico nelle profondità dell'animo umano, luogo oscuro antitetico alla luce abbacinate del deserto che induce comunque alla visione fantastica e delirante.
La bizzarra mescolanza tra ritrmi tribali indigeni e il can can francese rappresenta le contraddizioni dell'animo umano diviso tra istonti primordiali e regole del vivere civile.Funziona un po' meno il flash back sulle origini di Antinea, nata dal matrimonio tra un principe arabo e una ballerina parigina di can can, algida fusione di due mondi distantissimi.
Del film furono girate tre versioni, una francese, una tedesca e una inglese, ognuna ha un diverso protagonista maschile mentre Antinea è sempre interpretata da Brigitte Helm.
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