USA 1927 Universal
con Laura La Plante, Creighton Hale, Forrest Stanley, Martha Mattox, Flora Finch, Gertrude Astor, Tully Marshall
regia di Paul Leni
Il vecchio milionario Cyrus West per vendicarsi dei parenti che invece di curarlo “gli girano intorno come i gatti a un canarino” per farlo impazzire, fa aprire il suo testamento vent'anni dopo la sua morte. Nella vecchia magione si ritrovano i sei eredi, cinque cugini e la vecchia zia Susan.
A ereditare tutto è Annabelle West ma esiste una clausola: la giovane donna dovrà dimostrare la propria sanità mentale altrimenti l'eredità passerà a un secondo erede che avendo trafugato il testamento prima dell'apertura, cerca di far passare per pazza la cugina..
The cat and the canary è il primo film americano di Paul Leni, maestro dell'espressionismo tedesco, scomparso prematuramente nel 1929 a soli 44 anni.
La storia è tratta da una piece teatrale di successo che mischia il mistery con alcuni elementi da commedia, i tocchi comici si ritrovano anche nella pellicola di Leni: la zia Susan invidiosa della mancata eredità che maligna tutto il tempo sulla follia di Annabelle e poi si ritrova a fuggire nella notte sul carro del lattaio per paura dei fantasmi, il cugino Paul, apparentemente il più pauroso e pasticcione che invece risolverà il caso e guadagnerà l'amore della bella ereditiera.
Il castello degli spettri però passa alla storia del cinema come la pellicola che apre la grande stagione di mostri della Universal: nonostante i tocchi ironici, i personaggi sono caratterizzati con una certa ambiguità che fa pensare che anche i più ingenui come Paul stiano mentendo, il pazzo evaso dal manicomio è uno dei mostri più paurosi mai apparsi sullo schermo e Paul Leni dimostra una grandissima abilità alla regia facendo grande uso di sovrimpressioni, anche un breve piano sequenza iniziale girato in soggettiva, dal punto di vista di colui che sta trafugando il testamento.
Interessanti le assonanze: il dettaglio dell'occhio di Annabelle durantre la visita del medico fa venire in mente Un chien andalou, il castello sull'Hudson che si trasforma nelle bottiglie di medicine mi ha ricordato la magione di Xanadu e le scatole accatastate di Quarto Potere.
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