USA 1953 Warner Bros
con Vincent Price, Phyllis Kirk, Frank Lovejoy, Carolyn Jones, Charles Bronson
regia di André De Toth
Il professor Henry Jarrod ha un magnifico museo delle cere a carattere storico ma il suo socio in affari, Matthew Burke, ritiene sia più vantaggioso economicamente puntare sul sensazionalismo. I due decidono di dividersi ma quando il piano slitta, Burke dà fuoco al museo per riscuotere l'assicurazione. Si pensa che Jarrod sia morto nell'incendio ma qualche tempo dopo ricompare riaprendo un nuovo museo con annessa stanza degli orrori.
Ad essersi "suicidato" è invece l'ex socio e anche Cathy Gray, la ragazza che lo frequentava viene ritrovata morta da Sue Allen, la sua migliore amica che ha sorpreso l'assassino ancora in camera. Sue trova poi un'inquietante somiglianza tra l'amica deceduta e la Giovanna d'Arco del museo delle cere..
Remake della versione del 1933 diretta da Michael Curtiz, La Maschera di Cera e' il primo film in 3D prodotto da una major come la Warner, la cosa curiosa e che il regista André De Toth era cieco da un occhio e quindi non poteva vedere l'effetto stereoscopico del suo lavoro.
Il film è un horror girato in un technicolor fiammeggiante dove le scene gotiche, come l'inseguimento di Sue nella notte lungo strade deserte avvolte nella nebbia, o il suo vagare nel museo chiuso sono stemperate da momenti umoristici, come le tre amiche di cui una sviene durante la visita.
Pur avendo interpretato spesso dei vilain, La Maschera di Cera è la prima occasione per Vincent Price di vestire i panni di un mostro dalla doppia natura, logorato dalla follia e dalla sete di vendetta.
Nel ruolo della prima vittima troviamo Carolyn Jones in versione bionda e ricciuta che sarebbe poi diventata la Morticia Addams della fortunata serie tv.
Altra presenza inaspettata da segnalare, quella di Charles Bronson che interpreta Igor, l'aiutante sordomuto di Jarrod.
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