USA 1929 Columbia
con Louise Brooks, William Powell, Jean Arthur, Eugene Pallette
regia di Malcolm St. Clair (versione muta)
Frank Tuttle (versione sonora)
La ballerina Margaret O'Dell soprannominata la Canarina per il suo numero più famoso, viene trovata strangolata nella sua camera d'albergo. La donna era una scaltra ricattatrice e diversi suoi spasimanti si aggiravano attorno alla sua stanza d'albergo la notte dell'omicidio, ma chi è l'assassino? Lo scoprirà l'acuto Philo Vance.
The canary murder case è il primo film dedicato al detective Philo Vance interpretato dall'attore William Powell. Il film è famoso per avere come protagonista, nel ruolo della canarina, la bellissima Louise Brooks e la pellicola è tra i motivi del declino dell'attrice.
Del film furono girate due versioni, muta e sonora. Dopo le riprese la Brooks andò in Germania per girare con G. W. Pabst e si rifiutò di tornare in America per registrare il sonoro del film, i suoi dialoghi furono doppiati da ma quando l'attrice tornò in America l'episodio non fu dimenticato e la sua carriera venne stroncata.
A parte la sfolgorante presenza dell'attrice sono ben pochi i motivi per vedere il film che si rivela piuttosto noioso: la gran parte delle riprese sono a telecamera fissa e soprattutto a ripresa frontale, dando un tono molto didascalico al film.
Powell è fascinoso ma il suo Philo Vance non ha nulla a che spartire con la verve de L'uomo ombra: si limita a osservare e raccogliere indizi; c'è anche una noiosa partita a poker che serve al detective per capire la mentalità dei sospettati e agli spettatori tocca sorbirsi una mano di carte per ogni indiziato con le relative reazioni.
Come nell'omonimo romanzo di S.S. Van Dine, a complicare la trama arriva anche la morte per incidente del colpevole che sta andando a confessare così a Vance tocca ingegnarsi per capire da solo la dinamica dell'omicidio e scagionare l'innocente incriminato dalla polizia.
Tutto sommato è meglio ammirare le foto pubblicitarie che recuperare il film.
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