USA 1941 Warner Bros
con James Cagney, Olivia De Havilland, Rita Hayworth, Jack Carson
regia di Raoul Walsh
Il dentista Biff Grimes rievoca la sua giovinezza quando dieci anni prima s'era innamorato della bella Virginia, una ragazza dai capelli biondo fragola che però gli ha preferito l'amico Hugo Barnstead, la cui ricchezza è accumulata anche con l'imbroglio e infatti a causa sua Biff finisce in galera. La fortuna di Biff però è aver sposato Amy, ragazza meno appariscente ma molto più affidabile di Virginia.
Raoul Walsh è un regista attivo fin dai tempi del muto che ha dato il meglio di sé nei film d'azione, gangster movie e noir ma che ha comunque spaziato in ogni genere cinematografico e Bionda Fragola è il suo film sentimentale, una commedia che invece di giocare con la malinconia d'antan dell'inizio del XX secolo, punta più sulla verve dei protagonisti: James Cagney ci mette come sempre tutta la sua grinta disegnando un uomo che non si lascia piegare dalla vita (basta pensare alla scazzottata finale con i vicini di casa, ragazzi del college). Olivia De Havilland è come sempre all'altezza del ruolo ed è notevole la scena in cui Amy si presenta nel parco dove Biff sta aspettando Virginia che intanto si è promessa a Hugo, salvando il ragazzo dagli sberleffi degli amici.
La bionda fragola del titolo è Rita Hayworth scelta per il ruolo solo in favore della sua taglia uguale a quella di Ann Sheridan che aveva abbandonato il ruolo dopo che i costumi erano già stati realizzati. Per la prima volta l'attrice viene presentata come una rossa, colore di capelli che contraddistinguerà gli anni del grande successo iniziato proprio con i tre film girati nel 1941, è anche una delle pochissime volte in cui canta con la sua voce originale, poi verrà sempre doppiata anche nei grandi successi come Gilda.
La realizzazione del film fu piuttosto contrastata comunque la pellicola si rivelò un grande successo al botteghino a differenza della prima versione del 1933, One Sunday Afternoon, con Gary Cooper che fu l'unico film in perdita del grande divo.
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