USA 1960 UA
con Yul Brynner, Eli Wallach, Steve McQueen, Charles Bronson, Robert Vaughn, Brad Dexter, James Coburn, Horst Buchholz
regia di John Sturges
Un villaggio di contadini messicani, regolarmente depredato dalla banda di Calvera, si affida a sette pistoleri per liberarsi dei banditi. Al primo attacco di Calvera i sette riescono a metterlo in fuga ma Calvera non demorde e alcuni contadini iniziano a pensare che forse è meglio la vessazione dei banditi che il coraggio di ribellarsi..
Un classico del western ispirato, come è noto, a I sette Samurai di Akira Kurosawa, citato negli esotici pagliai del villaggio messicano e nella battuta finale di Chris Adams “Ancora una volta hanno vinto i contadini. Noi abbiamo perso. Noi perdiamo sempre”.
I magnifici sette sono personaggi delusi, stanchi della vita raminga dei pistoleri che vendono al miglior offerente la loro abilità, guardano con distaccata ironia l'ammirazione del giovane Chico che con la sua caparbietà diventerà l'ultimo dei sette e Bernardo O'Reilly (Charles Bronson) fa di tutto, ricorre anche alle sculacciate per far capire ai ragazzini del villaggio che ci vuole più coraggio a vivere delle fatiche della terra come i loro padri che affidarsi all'abilità della pistola.
La scelta di tornare a combattere per il villaggio dopo che Calvera li ha scacciati è l'ultimo scatto d'orgoglio, l'ultima emozione rimasta a uomini che nella vita hanno sperimentato tutto e a cui resta solo da affrontare le proprie paure come ben rappresentato dal personaggio di Robert Vaughn, Lee.
Dallo scontro finale si salveranno solo in tre: due, Chris e Vin, riprenderanno la loro strada mentre Chico resta al villaggio per amore della bella messicana.
La regia di John Sturges presenta alcune schematicità ad esempio la tendenza a riprendere dal basso verso l'alto i protagonisti per sottolineare l'aspetto mitico delle loro figure entrando in quella mitologia del West che è propria di Sergio Leone e non è certo un caso se tre dei sette attori diventeranno figure simbolo dei western di Leone.
Quanto a Yul Brinner citerà il suo Chris Adams ne Il mondo dei robot riproponendo lo stesso look.
Colonna sonora di Elmer Bernstein divenuta celeberrima.
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