con Nigel Terry, Nicol Williamson, Cherie Lunghi, Helen Mirren, Liam Neeson, Nicholas Clay, Gabriel Byrne
regia di John Boorman
La parabola dell'esistenza e del mito di Re Artù, dalla nascita illecita alla conquista della spada nella roccia dovendo dimostrare ai suoi vassalli di esserne degno, la pacificazione del regno e il matrimonio con Ginevra, la scoperta del tradimento della moglie e del migliore amico, la caduta del regno e la ricerca del Graal, la nascita ancora una volta con l'inganno, di Mordred e la morte di Artù.
In meno di tre ore John Boorman sa condensare la parabola del mito arturiano arricchendola di elementi ancor più leggendari. Excalibur è “la spina dorsale del drago” la rappresentazione delle energie telluriche che uniscono l'uomo alla natura.
Merlino uno degli ultimi maghi a praticare le antiche arti magiche cerca un re degno della spada, Uther Pendragon si rivela troppo schiavo dei suoi desideri per essere all'altezza del ruolo: appena pacificato il regno non esita a scatenare un'altra battaglia per conquistare Igrayne, la bella moglie del Duca di Cornovaglia. Merlino lo aiuta donandogli magicamente le sembianze del Duca al fine di far generare un bambino che crescerà sotto il suo controllo e sarà un re migliore di suo padre.
Pur tra mille difficoltà Artù cerca di essere degno della spada e il suo regno raggiunge finalmente la pace e la prosperità ma la sorellastra Morgana, figlia del Duca, trama la vendetta del padre morto nella battaglia scatenata da Uther: prima convince il cavaliere della tavola rotonda Galvano a insinuare pubblicamente il dubbio sull'onore della regina, portando Lancillotto e Ginevra a cedere alla passione che avevano sempre controllato. Piantando la spada tra i due amanti, Artù distrugge l'equilibrio naturale che si era creato e la carestia si abbatte sul regno. Non contenta Morgana, con lo stesso trucco usato da Uther con sua madre, giace con Artù avendo l'aspetto di Ginevra, nasce così Mordred, allevato nell'odio del padre a cui appena in età, va a reclamare il regno. Nel frattempo Perseval ha trovato il Graal e ristabilito il contatto tra il re e la natura, con questa nuova forza Artù scende in battaglia dopo aver perdonato Ginevra e Lancillotto affrontando serenamente la morte.
Oltre alle Chanson de geste, nell'opera riecheggiano altri classici da Omero a Il signore degli Anelli, ricordiamo che Boorman fu coinvolto nella sceneggiatura che portò cartone di Ralph Bakshie, quando abbandonò il progetto riversò molte delle idee nella realizzazione di Excalibur.
Il tema fondamentale è quello classico della teoretica di Boorman l'uomo e il rapporto con la natura, in Excalibur l'essere umano è inserito nella ciclicità della natura, un continuo alternarsi di forze buone e cattive: il film ha inizio in un medioevo violento ed infuocato e si chiude di nuovo con l'avvento dell'oscurità ma racconta la gloria di una delle pagine più leggendarie dell'umanità che rimane come fulgido esempio nei secoli regalando la speranza che possa tornare nuovamente ad avverarsi.
Anche dal punto di vista visivo il film è un pastiche di kitsch anni '80 e reminescenze simboliste e preraffaellite del mondo medievale, creando una delle rappresentazioni più originali del età arturiana che mi pare essere d'ispirazione a Il trono di Spade.
Notissima la colonna sonora che ha riportato in auge i Carmina Burana
Ottima la prova di Nicol Williamson, un Merlino motore degli eventi da cui però sa sempre tenere un distacco a volte anche ironico, Nel cast è possibile riconoscere alcuni attori che sono diventati delle vere e proprie star: Helen Mirren è la bellissima e infida Morgana mentre Liam Neeson è Sir Galvano che mette in dubbio l'onore di Ginevra e combatte con Lancillotto per dirimere la questione.
Commenti