USA 1986
con River Phoenix, Wil Wheaton, Corey Feldman, Kiefer Sutherland, Richard Dreyfuss, John Cusack
regia di Rob Reiner
Quando lo scrittore Gordon Lachance viene a sapere dal giornale della morte dell'amico d'infanzia Chris Chambers, inizia a rievocare l'estate del 1959, quando dodicenne insieme a Chris e agli altri due amici, Teddy e Vern, partirono alla ricerca del cadavere di un ragazzino investito dal treno..
Un bellissimo film sul passaggio dall'infanzia all'età adulta dove la nostalgia per la stagione migliore della vita la fa da padrona grazie alla rievocazione di un Gordon ormai adulto e alla collocazione nel 1959, età dorata della cultura americana sottolineata da una colonna sonora perfetta la cui canzone simbolo diventa anche il titolo del film, eclissando quello proevisto, omonimo del racconto The body di Stephen King, a cui la pellicola si ispira.
La banda di dodicenni racchiude tutte le frustrazione tipiche dell'età: Gordie è un bambino troppo sensibile e fantasioso, per questo non molto considerato dal padre che aveva occhi solo per il primogenito Danny, promessa dello sport morto in un incidente solo qualche mese prima; su Chris pesa il marchio di appartenere a una famiglia di “poco di buono” che lo porta a scelte stupide come rubare dei soldi della scuola perché sa di non avere occasioni; Teddy è figlio di un reduce alcolizzato che ha rischiato di ucciderlo mentre Vern è il classico ragazzo sovrappeso e insicuro eppure è proprio lui a proporre agli amici di andare a vedere il cadavere di cui ha sentito parlare dal fratello maggiore.
Per raggiungere il luogo dove presumibilmente si trova il corpo i ragazzi impiegano più di un giorno a piedi tra avventure umoristiche (scoprire che il cane con la nomea peggiore della città in realtà è un cucciolone) e altre drammatiche come l'esser sorpresi dal treno sul ponte che attraversa un fiume.
Avventure inframezzate da momenti intimi di confidenza, soprattutto tra Gordie e Chris, un'alternanza di ritmo che dà un grande respiro al film.
Quello che spinge i ragazzini verso la macabra scoperta non è tanto la voglia di successo che pioverà su chi ritrova Ray Brower, la cui scomparsa monopolizza i notiziari, quanto un desiderio di confrontarsi con la morte, vederla in faccia, soprattutto per Gordie che deve ancora elaborare il lutto del fratello.
Sul posto arriverà anche la banda dei ragazzi più grandi guidati da Asso Merrill, a cui appartengono il fratello di Vernon e il suo amico che alla fine hanno spifferato tutto e per la prima volta i ragazzi più giovani avranno il coraggio di ribellarsi alle angherie dei fratelli maggiori, quasi a sancire l'uscita dall'età infantile.
La forza del film sta anche nella bravura dei protagonisti, un cast notevole anche se in ruoli molto brevi: ad esempio Richard Dreyfuss che interpreta Gordie ha pochissime scene ma resta la voce narrante del film, John Cusak è Danny, il fratello morto di Gordie, Kiefer Sutherland nel suo periodo “bad boy“ è Asso Merrill ma ovviamente a brillare su tutti e a far aumentare l'effetto malinconico della pellicola è la prova notevole di River Phoenix, al suo secondo film, nei panni di Chris Chambers.
Mi sono venute le lacrime...
Scritto da: Ff | 08 marzo 2017 a 13:04