con Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini, Nanni Moretti, Beatrice Mancini
regia di Nanni Moretti
Margherita è una regista impegnata nelle riprese di un film riguardante il mondo del lavoro, le riprese non sono facilissime soprattutto per l'ingestibilità del divo americano protagonista del film; ma il vero problema di Margherita è accettare che la madre ricoverata in ospedale per problemi di cuore, stia morendo..
Moretti torna su temi già affrontati, il lutto e il film nel film ma ha un piglio diverso piuttosto spiazzante soprattutto per il ruolo che il regista si ritaglia all'interno della pellicola: Giovanni è un uomo posato, capace di rinunciare alla carriera per stare accanto alla madre morente ed essere il perno della famiglia in grado di rassicurare tre generazioni di donne: la nipote Livia, legatissima alla nonna che si trova a dover affrontare per la prima volta la morte di una persona cara, la sorella Margherita regista “sensibile ed impegnata” alle prese con i drammi di una vita sentimentale e lavorativa incasinata che si rifiuta di accettare il destino ineluttabile della madre e Ada, una donna forte, un'insegnante che è stata maestra di vita per gli allievi che ancora cercano la sua amicizia che si trova “instupidita” dalla malattia che le toglie l'indipendenza.
Ripeto fa impressione vedere Moretti rinunciare alla sua vis polemica ma mai come in questo film il regista/attore ha deciso di “stare accanto al personaggio” la frase tormentone che Margherita ripete sempre ai suoi attori.
L'understatement del regista ha una sua equivalenza anche nello stile e nella messa in scena, è tutto apparentemente povero nel raccontare una quotidianità drammatica fatta di notti all'ospedale consulti con i medici mentre la vita normale prosegue: la figlia a cui insegnare ad andare in motorino, l'attore americano da blandire.
In fondo è il lavoro (creativo o da operaio che sia) che salva dalla disperazione della perdita, per questo vale ancora la pena combattere per cercare di conservarlo anche se a volte se ne dimentica il senso.
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