Torna la scalcagnata banda dei ricercatori messa in piedi dal precario Pietro Zinni, stavolta sono al servizio dello Stato, sulla promessa della fedina penale ripulita. L'ispettore di polizia Paola Coletti si serve di loro per sgominare le nuove “smart drugs” le cui formule non sono ancora illegali perché non note al ministero; dovendo compiere anche un'operazione di contenimento degli spacciatori, la banda si arricchisce di nuovi elementi, altri eminenti (?) cervelli in fuga ma ancora una volta le cose non andranno come previsto..
Smetto quando voglio - Masterclass è la seconda parte di una trilogia che si concluderà l'anno prossimo con Smetto quando voglio - Ad Honorem, episodio finale che è stato girato in contemporanea con la seconda parte. La notizia, però, non è che finalmente un film italiano riesce ad avere un progetto produttivo degno di un blockbuster americano, la vera notizia è che Smetto quando voglio - Masterclass è uno dei rarissimi casi (del cinema mondiale) in cui il sequel è all'altezza del primo episodio. Se torna la fotografia acida in stile Instagram, forse cambia un po' il genere di comicità che nel primo capitolo era più affidata alle battute mentre in Masterclass a far ridere fino alle lacrime sono gag fisiche: la sequenza del treno che avrà un perfetto sviluppo in stile action, si apre con un'inattesa (perché la gag non avviene dove ti aspetti) scena fantozziana. Il film s'inserisce in questo nascente filone che rilegge “all'italiana” i generi americani, a partire da Lo chiamavano Jeeg Robot. Il film di Sibilia sembra rimasticare molta cinematografia compresi i successi italiani: quando un detenuto critica l'altro per come canta, ammonendolo che rischia che gli tolgano la parte, ho subito pensato a Cesare deve morire dei Taviani; non è fatto di citazioni, Smetto quando voglio - Masterclass ma di allusioni a film o situazioni politiche (il manipolo su mezzi originali del III Reich sullo sfondo del Colosseo quadrato!) che sanno colpire un ventaglio di pubblico molto eterogeneo. Sempre notevole il cast arricchito dalla presenza di Giampaolo Morelli e Marco Bonini nelle vesti di due sgangheratissimi cervelli in fuga e dalla presenza di Greta Scarano in quella della poliziotta che ha l'intuizione di sfruttare la banda per debellare il mercato delle smart drugs.
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