L'appartamento dove vivono Emad e Rana, una giovane coppia di attori, viene dichiarato inagibile. Babak, un membro della compagnia teatrale, propone loro un appartamento dove andare a vivere temporaneamente. Poco tempo dopo il trasferimento nella nuova casa Rana subisce un'aggressione forse legata alla precedente inquilina che lasciato oggetti di proprietà nell'immobile in attesa di una sistemazione definitiva. La fama della donna nel palazzo è pessima e in Emad si fa strada l'idea che l'aggressore sia un cliente che frequentava l'appartamento e fa di tutto per scoprire il colpevole.
Ancora una volta Asghar Farhadi denuncia la situazione iraniana attraverso una vicenda famigliare: il palazzo che rischia di crollare per la speculazione immobilare, la poca fiducia verso le forze di polizia per cui Rana non vuole denunciare l'aggressione ed Emad si mette da solo sulle tracce del colpevole, l'allusione alla censura sul lavoro teatrale che la compagnia di Emad e Rana sta portando in scena, Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller con cui la trama del film cerca alcuni parallelismi.
Ci sono elementi molto simbolici nel film, ad iniziare dalla casa che rappresenta la serenità famigliare, il caso costringe i due giovani a lasciare il loro nido per rifugiarsi in un appartamento insozzato dagli intrallazzi della donnaccia che ricadranno su Rana, che dopo l'aggressione diventa insicura e paurosa rifiutando di stare in casa da sola e di lavarsi nel bagno dove è stata assalita.
L'appartamento inagibile, sarà il luogo dove finalmente Emad scopre il colpevole e il drammatico confronto finale tra le due famiglie avviene tra le macerie di un immobile che stanno a significare le vite rovinate delle persone coinvolte in questo dramma nato dalla casualità: è stata Rana ad aprire ingenuamente la porta pensando che fosse Emad che stava rientrando a casa.
L'abilità del regista sta nel costruire una storia che avviluppa lentamente lo spettatore in una serie di evente sempre più drammatici che rivelano lati forse insospettati del proprio compagno di vita con cui si dovrà imparare a convivere: il finale sul futuro di Emad e Rana resta aperto.
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