con Rossana Podestà, Georges Rivière, Christopher Lee
regia di Anthony Dawson (Antonio Margheriti)
La prima notte che l'americana Mary passa nell'avito castello tedesco del marito è buia e tempestosa e la donna si sveglia nel cuore della notte per i fulmini e per delle urla di donna; Mary si accorge di essere sola nel letto: del marito non c'è traccia, scendendo a cercarlo per il castello, si ritrova nella sala delle torture e vede una donna uccisa nella Vergine di Norimberga e sviene. Quando si risveglia il marito e la servitù cercheranno di convincerla che si tratta solo di un incubo ma la donna continua ad indagare fino a scoprire un terribile segreto..
La vergine di Norimberga è un Bmovie che invecchia con molta dignità, un film gotico che si caratterizza per i dettagli piuttosto crudi delle torture che oggi forse non fanno più così impressione. Resta notevole l'uso della macchina da presa di Margheriti che alterna piani sequenza a dettagli macabri o terrorizzanti dando un certo ritmo alla pellicola.
Il film è quasi tutto sulle spalle della protagonista, la bellissima Rossana Podestà: è attraverso il suo sguardo e le sue fughe che lo spettatore scopre gli orrori del castello degli Hunter dove sembra esser tornato in vita "il Giustiziere", un avo pazzo che nel XVII secolo puniva con la tortura soprattutto le donne che si erano macchiate d'infedeltà. Non c'è nessun ritorno dall'aldilà ma la vicenda del mostro che imperversa nel castello è una delle più tristi della storia del cinema e trova la sua spiegazione nella realtà storica della Seconda Guerra Mondiale con il flash back esplicativo girato in bianco e nero con qualche apparente immagine di repertorio.
In un ruolo secondario, quello di Erich, attendente del generale Hunter, padre di Max, troviamo niente meno che Christopher Lee che recita con il volto mezzo sfigurato sempre a causa della guerra.
Giudizio sul dvd
Il dvd offre come extra un documentario Il castello degli orrori che analizza non solo il film in questione ma più in generale l'opera del regista con spezzoni audio di un intervista a Margheriti e l'intervento dello sceneggiatore Gastaldi e le spiegazioni del critico sul film e tutte le figure che sono entrate nella lavorazione, dagli attori al produttore Marco Vicario.
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