con Marcello Mastroianni, Ursula Andress, Elsa Martinelli, Massimo Serato
regia di Elio Petri
Onde evitare guerre e istinti omicidi, in un futuro prossimo viene istituito un organismo mondiale, il Ministero della Grande Caccia che regola “il gioco” della grande caccia: su un totale di dieci incontri il giocatore è alternativamente vittima o cacciatore, chi riesce a vincere le dieci gare, eliminando le vittime designate o i cacciatori che l'inseguono, vincerà un premio di un milione di dollari, non dovrà più pagare le tasse e sarà considerato un eroe nazionale.
La bella americana Caroline Meredith ha vinto il nono incontro quando le viene assegnato come preda l'italiano Marcello Poletti, alla sua settima vittoria. Arrivata con il suo staff in città la ragazza sceglie la location più adatta al suo trionfo, il tempio di Venere e avvicina l'avversario ma quella tra Caroline e Marcello si rivela come un gioco di seduzione, più che di morte..
Tratto dal racconto La settima vittima dell'autore di fantascienza statunitense Robert Sheckley, La decima vittima è un film molto interessante che cade nel finale, un po' sopra le righe che rischia di rovinare una pellicola caratterizzata soprattutto dal punto di vista formale. Le scenografie mettono in scena un 'ideale di modernità che è futuribile ancora oggi, sostenuto dai bellissimi costumi anni '60 (Ursula Andress è vestita dalle Sorelle Fontana) e il look biondo platino di Mastroianni è quanto mai attuale.
Il contrasto tra architetture moderne e le antiche rovine romane creano uno spazio quasi metafisico, grazie alla scarsa presenza di figure umane.
Funziona anche il divertito cinismo degli omicidi: Ursula Andress elimina la sua ultima vittima grazie alle pistole inserite nelle coppe del reggiseno mentre Poletti uccide il tedesco dalle reminiscenze naziste inserendo dell'esplosivo nel tacco delle scarpe che entra in funzione al saluto militare.
Di grande attualità la critica ai mass media per cui i partecipanti al gioco diventano ben presto delle star dei media, inseguite dai pubblicitari che li vogliono testimonial dei loro brand.
Fortunatamente abbiamo superato il problema del matrimonio: il quarantenne Poletti ha una moglie da cui non si può separare perché in Italia non esiste il divorzio (toccherà aspettare ancora un decennio) quindi deve ricorrere all'annullamento della Sacra Rota, nel frattempo ha un'amante che illude di sposare appena liberato dalla prima e cade vittima delle mire matrimoniali della determinata americana, perché bella e disinibita quanto vuole la donna sempre a quello mira, conclude (in caciara) il film.
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