regia di Chris Buck e Jennifer Lee
Le principesse del regno di Arendelle, Elsa e Anna, sono molto legate ma la primogenita ha un dono particolare, quello di sprigionare il ghiaccio, che può essere un divertimento per la piccola Anna ma anche un pericolo e infatti la bambina viene involontariamente ferita dalla sorella. Per salvare Anna i regnanti si recano dal Re dei Troll che cancella dalla memoria di Anna il ricordo della magia di Elsa ma non la gioia della compagnia della sorella intanto i sovrani isolano Elsa nel tentativo di insegnarle a gestire il suo potere; quando muoiono in un naufragio la distanza tra le due sorelle accresce e Anna non capisce i motivi del rifiuto della sorella fino al giorno dell'incoronazione, quando Elsa non vuole di benedire le sue nozze con Hans, principe del Sud, appena conosciuto alla festa: esasperata la neoregina non riesce a gestire il suo potere e crea un inverno artico che rischia di distruggere Arendelle ma Anna non si da per vinta e rincorre la sorella che si è costruita un castello di ghiaccio sulla montagna del Nord..
Frozen è sicuramente il successo Disney più clamoroso degli ultimi anni: diversi premi vinti, musical ispirati alla pellicola che è subito stata metabolizzata dalla serie centone di tutte le fiabe, C'era una volta, nella quarta stagione del 2015.
Effettivamente i motivi per il successo planetario ci sono tutti: una storia decisamente complessa dove apparentemente la protagonista è Elsa ma in realtà la trama segue la maturazione di Anna, caparbia e sognatrice non rinuncerà mai al legame con la sorella per quanto questa la respinga per anni seppure a fin di bene. La sua sete d'affetto e l'ottimismo congenito la portano a fidarsi immediatamente di Hans che si rivelerà essere il vero "mostro" della situazione mentre fino alla fine non si accorge dell'amore e del sostegno di Kristoff, il venditore di ghiaccio che la aiuta dall'inizio della sua avventura alla ricerca di Elsa.
Anche Elsa è una principessa insolita: il potere da imparare a gestire forse strizza l'occhio ai comics ma la rappresentazione della natura ambigua che ne deriva è molto ben strutturata.
I film Disney sono sempre stati caratterizzati dalle canzoni, fin dagli esordi ma in Frozen la musica assume proprio il peso che ha un musical e mi ha colpito l'interpretazione molto attuale nella gestualità sopratutto nel brano All'Alba sorgerò cantato da Elsa.
Altro elemento molto innovativo è il gesto che scioglierà la trama, si tratta di una dimostrazione di vero amore ma per la prima volta non si tratta di amore sentimentale, bensì fraterno: anche a casa Disney non si aspetta più il principe azzurro ma si fa affidamento sul legame sororale della solidarietà femminile.
A Olaf, tenero uomo di neve che sogna il caldo dell'estate è affidato il lato buffo della vicenda con la complicità di Sven, la renna muta di Kristoff.
Se la trama è molto contemporanea nel ritmato miscuglio di avventura e fantasy, Frozen riprende il citazionismo artistico di Walt Disney: prestate attenzione alla quadreria del palazzo di Arendelle quando Anna canta eccitata per l'imminente incoronazione, le opere rappresentate sono tutte rivisitazioni di celebri quadri come L'Altalena di Fragonard.
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