USA 1963
con Boris Karloff, Jack Nicholson, Sandra Knight
regia di Roger Corman
L'ufficiale napoleonico Andrè Duvalier cavalca assetato sotto il sole caliente lungo una spiaggia, quando lo soccorre Helene, una bella fanciulla che dopo avergli indicato una fonte di acqua dolce sparisce tra i flutti, Andrè cerca di salvarla ma sviene e si risveglia nella catapecchia di una megera che nega l'esistenza della ragazza e lo invita a lasciare quei luoghi per riunirsi al più presto al suo reggimento ma il servitore della donna gli rivela l'esistenza del castello del barone Von Leppe dove potrebbe trovarsi la fanciulla. Andrè si reca al castello dove trova il vecchio barone che nuovamente nega l'esistenza della fanciulla che Andrè ha scorto a una finestra. Helene è estremamente somigliante al ritratto della baronessa Ilsa, moglie del barone morta venti anni prima. Il barone, messo alle strette confesserà di averla uccisa in un impeto di gelosia e di essere tormentato dal fantasma della donna da alcuni anni, Andrè non crede che Helene sia solo un fantasma e scopre il piano di vendetta che si cela dietro l'ipnosi della fanciulla ma il lieto fine non è contemplato..
Mentre gira La città dei mostri, Corman pensa che sia davvero uno spreco non sfruttare le scenografie per un altro film che potrebbe girare in soli cinque giorni, nasce così La vergine di cera, classico prodotto della factory di Corman: cast ridotto all'osso, sei attori in tutto, luci psichedeliche, musica ipnotica e un montaggio alternato per creare la suspense di un horror piuttosto intimista e romantico.
Qualche buco di sceneggiatura (l'allusione non sviluppata a un possibile figlio di Ilsa potrebbe far pensare che Helene sia figlia della donna, il che spiegherebbe la somiglianza) ma la genialità di girare un film estremamente luminoso soprattutto con molti esterni girati di giorno, che si sa, i fantasmi del meriggio sono i più inaspettati e deleteri.
Alla regia mettono mani in molti e tutti nomi di rillievo: pare che alcune scene siano state girate da Monte Hellman, aiuto regista e da Francis Ford Coppola che produceva la pellicola. Anche Jack Nicholson, protagonista della pellicola con la moglie, Sandra Knight, ha girato qualche scena.
Se Nicholson è bello e interpreta un personaggio tutto logica che pure nel finale si troverà spiazzato, il ruolo dell'antagonista è affidato a un mostro sacro del cinema horror, il settantaseienne Boris Karloff, perfetto nel disegnare un anziano roso dai rimorsi tanto da togliersi la vita e che occhieggia alla pazzia alimentando il ricordo e la visione dei fantasmi del passato ma si scoprirà che il trauma della morte di Ilsa ha avuto conseguenze ben più gravi di quel che si pensi sulla sua psiche.
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