Usa 1957 MGM
con Lauren Bacall, Gregory Peck, Dolores Gray, Mickey Shaughnessy
regia di Vincente Minnelli
In trasferta a Los Angeles, il cronista sportivo Mike Hagen conosce una bella ragazza, Marilla Brown, anche lei new yorkese e nel giro di una settimana i due si sposano; una volta tornati nella metropoli, Mike scoprirà che la moglie è una ricca e raffinata figurinista mentre Marilla sospetta che la tresca del marito con la precedente fidanzata non sia mai finita. Tra gelosie e ripicche, l'amore trionfa solo quando Marilla viene rapita dai malavitosi che gestiscono gli incontri combinati di boxe, su cui sta indagando Mike.
Commedia sofisticata sulle incomprensioni amorose della passione nata all'improvviso che deve fare i conti con due realtà all'apparenza inconciliabili: se per Mike, che si è sempre creduto un buon partito, è dura accettare che la moglie sia molto più ricca di lui, Marilla deve fare i conti con la gelosia per la ex del marito, Lori Shannon, una showgirl tutta curve che Mike liquida goffamente appena tornato a New York ma che rientra nelle loro vite essendo scelta come protagonista dello spettacolo di cui Marilla è costumista.
La rivalità si allarga ai gruppi di amici: modaioli e festaioli quelli di Marilla, rudi giocatori di poker i colleghi di Mike. Se Mike è annoiato dai pettegolezzi sugli abiti, dal canto suo Marilla inorridisce alla vista del sangue durante gli incontri di boxe e teme il pugile suonato Maxie Stulz che diventerà la guardia del corpo di Mike quando il giornalista sarà costretto a nascondersi per portare a termine la sua inchiesta.
Al personaggio di Stulz sono riservate le scene più divertenti ma anche i due protagonisti si rivelano ottimi interpreti della commedia, in particolar modo Lauren Bacall (che soffiò il ruolo a Grace Kelly) che sgrana i meravigliosi occhi azzurri che un decennio prima teneva abbassati per guardare da sotto in su nei noir di cui era protagonista assieme a Bogart, tra l'altro La donna del destino fu girato negli ultimi mesi di vita dell'attore.
Il materiale per mettere in scena con gustosi siparietti la guerra dei sessi, tanto cara alla commedia americana, abbonda e Minnelli riesce ad infilare sequenze di balletti anche se il film non è un musical, un po' raccontando il dietro le quinte dello spettacolo ma soprattutto facendo risolvere la scazzottata finale a colpi di danza dal ballerino sulla cui virilità Mike aveva espresso dei dubbi.
Molto interessante la sequenza del risveglio di Mike con la sbornia dopo il party in cui conosce Marilla: tutti i suoni sono amplificati e rimbombanti ma soprattutto quando Marilla invita Mike ad ammirare la bella giornata, l'inquadratura del cielo azzurro e il paesaggio verde si trasforma in una versione acida con il cielo rosa shocking in accordo con lo stile della nascente pop art.
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