Australia 1994
con Hugo Weaving, Guy Pearce, Terence Stamp
regia di Stephan Elliott
Anthony, detto Tick si esibisce come drag queen a Sidney quando riceve una telefonata a cui non può sottrarsi, così Mitzi parte con le colleghe Bernadette e Felicia per il centro dell'Australia per un'esibizione in un albergo da salvare..
Non avevo mai visto Priscilla la regina del deserto quindi sono rimasta un po' spiazzata nel trovare questo film di culto una commedia carina tra musical e road movie, molto colorata ma piuttosto inconsistente, probabilmente sono arrivata fuori tempo massimo: ventidue anni fa mostrare con leggerezza la vita delle trans poteva essere ben più significativo di quanto è oggi, dopo che abbiamo avuto film come Transamerica, dove forse si esplicita il finale del film, con il figlio di Tick disposto ad accettare serenamente l'orientamento sessuale del padre.
Certo The Rocky Horror Picture Show vent'anni prima aveva tutto un altro spirito e non è un caso che Tim Curry abia rifiutato la parte di Bernadette, e anche le commedie di Almodovar erano molto più graffianti a partire dagli esordi ma del resto Almodovar è Almodovar e Stephan Elliott, con tutto il rispetto, ha una filmografia ben più risicata che comprende anche Un matrimonio all'inglese, altra commedia di fama che io non amo molto, stranamente per motivi opposti a quelli di Priscilla dove è l'inconsistenza dei dialoghi e delle scene (l'incontro tra le trans e gli aborigeni che si capiscono senza preconcetti è l'apoteosi della banalità sinistroide più becera), mentre la messa in scena è estremamente piacevole anche se il contrasto tra il deserto selvaggio e i costumi estrosi mi suona vagamente di furbetto.
A salvare davvero il film è l'interpretazione di Terence Stamp, la sua Bernadette, composta e defilata ma pronta a scatenarsi quando serve si mangia le coprotagoniste perennemente sguaiate.
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