Nel 2005 il gestore di fondi d'investimento Michael Burry si accorge che il mercato dei mutui sulla casa, da sempre considerato solidissimo e colonna portante dell'economia americana, è gonfiato oltremisura da emissioni fasulle, decide quindi di scommettere sul crollo del mercato, inventando di fatto un nuovo modo di investire contro l'economia di una nazione. La scelta è talmente bizzarra che la voce si sparge tra gli operatori di Wall Street ma solo pochissimi altri fondi d'investimento decidono di approfondire e seguire la scelta di Burry..
La grande scommessa è un film molto interessante sia da un punto di vista stilistico che di contenuti. E' la prima volta che un film di finzione e non un documentario affronta un tema astruso come l'alta finanza spiegando un crollo economico epocale in modo tale che lo capisca anche un bambino. Per fare questo si utilizza uno stile pop e veloce che ricorda il ritmo e il tono di The Wolf of Wall Street l'unico stile, del resto, che può riuscire a mantenere l'attenzione su un tema complesso come quello della macrofinanza; in aggiunta c'è il racconto fatto guardando direttamente in macchina della voce narrante del trader Jared Vennett (Ryan Gosling) e l'inserimento di alcuni personaggi estremamente popolari come Selena Gomez che spiegano, sempre rivolti al pubblico, certi meccanismi della finanza con esempi alla portata di tutti.
Lo sfondamento della quarta parete non è solo un elemento stilistico scelto per dare maggior vivacità alla pellicola, ma fa sentire maggiormente coinvolto lo spettatore perché quelle parole e quegli acronimi astrusi che altrimenti si rifiuta di ascoltare regolano di fatto la sua vita.
La recitazione è ottima, come sempre si distingue la prova di Christian Bale.
Quello che ho ritenuto davvero interessante è comunque il messaggio del film: da quando è scoppiata la bolla del 2008 chi investe contro un'economia è stato dipinto come il diavolo, un'entità cattiva che spinge verso il crollo di una nazione, invece La grande scommessa descrive Burry e Mark Baum come due persone profondamente diverse ma entrambe spinte da forme di rettitudine, in soldoni non sono stati loro a rovinare l'economia come si è cercato di far credere al grande pubblico, loro hanno visto per primi i segnali di un sistema malato e corrotto che è proseguito fino a contagiare l'economia mondiale, indifferente ai danni che sapeva benissimo di fare e che continua a fare senza che di fatto nulla sia cambiato, come conclude il film ci sono sempre gli emigrati a cui dare la colpa..
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