USA 1954 MGM
con Gene Kelly, Cyd Charisse, Van Johnson
regia di Vincente Minnelli
Due newyorkesi a caccia in Scozia si perdono nelle Highlands e finiscono in un paesino non segnato dalle mappe dove si sta svolgendo un matrimonio, è la mitica Brigadoon che si risveglia ogni cento anni per sfuggire ai mali del mondo.
Tommy si innamora a prima vista di Viola e vorrebbe restare con lei nel luogo incantato ma non ha il coraggio di lasciare la sua vita, ma tornato a New York scopre di non poter più dimenticare l'amata..
Dopo La voce nella tempesta, Brigadoon è il film a cui sono più legata dall'infanzia, per cui le critiche che non lo considerano uno dei capolavori di Vincente Minnelli mi tangono poco, resta sempre la fascinazione di un idillio fantastico che ha stimolato la mia fantasia di bambina.
Indubbiamente la scenografia ricostruita in studio è palesamente falsa: il ponte che segna uno dei confini di Brigadoon sembra un ponticello da presepio e negli anni '70 Brigadoon era un classico natalizio della tv che non doveva per forza riempire 24 ore di palinsesto.
L'interagire dei personaggi in una scenografia così fasulla (che pure fu nominata agli oscar) sottolinea il lato magico della vicenda: tutta la trama di Brigadoon è poco credibile, a maggior ragione l'happy end notturno (che adoro) eppure il film continua ad appassionare da oltre sessant'anni: la sospensione della realtà è tale che paradossalmente coinvolge spiriti solitamente cinici davanti a vicende sentimentali anche di maggior spessore, come accade alla sottoscritta.
So anche delle critiche ai numeri di ballo, personalmente non amo molto i musical ma di Brigadoon amo molto anche questo aspetto, divertita dal gioco sul folclore scozzese di I'll Go Home with Bonnie Jean dove il ballo scozzese diventa un tip tap e la sequenza de La caccia (The Chase), l'inseguimento dell'amante respinto che vuole lasciare Brigadoon ponendo fine al suo miracolo, resta un caposaldo del musical.
Indiscutibile la bellezza dei costumi, coi colori ultravivaci che caratterizzano i musical di Minnelli: soprattutto l'abito giallo di Viola (in originale Fiona) sembra una rivisitazione di un costume settecentesco in chiave New Look di Dior.
Un gran bel film!
Scritto da: roy | 26 luglio 2016 a 00:03