Lee Gates è il conduttore di uno show pacchiano che dispensa consigli d'investimento in borsa. Un giorno s'introduce nello studio Kyle Budwell, un ragazzo che ha perso tutti i risparmi seguendo i consigli di Gates. Armato di pistola Kyle pretende delle spiegazioni sul crollo borsistico della società in cui aveva investito e che tutti ritenevano solidissima..
C'è oggettivamente qualcosa che non funziona nell'ultimo film diretto da Jodie Foster: è davvero poco credibile che nel giro di mezza giornata si riesca a scoprire una frode milionaria ma la necessità di rispettare l'arco temporale dell'azione costringe la pellicola a questa forzatura. Per il resto il film se la cava piuttosto bene non perdendo mai il ritmo incalzante, con la giusta dose d'ironia pretesa dal cinema contemporaneo.
Il denaro e la finanza creativa sono i temi centrali di Money Monster ma il film riflette anche sulla percezione della realtà attraverso i media: chi assiste all'aggressione di Kyle dal televisore, rimane piuttosto perplesso perché potrebbe anche star guardando una trovata più spinta del solito del disinvolto Gates. Il meccanismo televisivo della realtà falsata sottolinea il continuo gioco di scatole cinesi e scambi di ruoli per cui da vittima di Budwell, Gates si trova a diventarne l'alleato più fedele, pena la vita.
Quando tutto si risolve in maniera piuttosto drammatica, gli spettatori tornano con indifferenza alle loro attività dimenticando immediatamente quanto li ha appassionati per ore e lasciando ai leoni da tastiera il compito di seppellire sotto le risate stupide dei meme e delle parodie virali, l'indignazione che l'immane frode finanziaria avrebbe dovuto suscitare.
George Clooney è decisamente in parte per il ruolo del fanfarone costretto suo malgrado a scendere a patti con la realtà, il suo rapporto con la regista, interpretata da Julia Roberts ricalca molto quello dei due protagonisti di The News Room.
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