Romeo and Jiuliet
USa 1936 MGM
con Leslie Howard, Norma Shearer, John Barrymore, Basil Rathbone
regia di George Cukor
Non si contano più le versioni cinematografiche del dramma shakespeariano Romeo e Giulietta, questa trasposizione del 1936, fortemente voluta dal produttore Irving Thalberg, si segnala per essere stato il film sonoro più costoso realizzato (fino a quel momento ovviamente) marchiando definitivamente le produzioni MGM come grandiose e lussuose: negli studi della casa di produzione fu ricostruita l'intera piazza e la chiesa di Verona, con una verosimiglianza notevole con la chiesa di San Zeno. Della casa di Giulietta vine ricostruito non solo il celebre balcone ma s'immaginano vasti giardini protetti da mura che Romeo deve attraversare per giungere dall'amata.
Furono usate oltre mille comparse per i cortei dei Montecchi e dei Capuleti, le scene di piazza, i duelli, il funerale di Giulietta e la festa dove avviene il primo incontro tra i due amanti.
Le documentazioni storiche e iconografiche ordinate da Thalberg si coniugano con lo stile deco dell'epoca: interni spaziosi e abiti sfarzosi (Rosalina al ballo disdegna Romeo indossando un copricapo che sembra arrivare direttamente dalla Cleopatra di Cecil B.De Mille).
Il problema del film, com'è noto, è l'età dei protagonisti: Norma Shearer, imposta dal marito Irving Thalberg, aveva 34 anni quando recitò il ruolo di Giulietta e Leslie Howard ne aveva 43 e resta ancora oggi il Romeo più vecchio della storia del cinema. Marcuzio poi era interpretato dall'ultracinquantenne John Barrymore la cui gigioneria era esaltata dalle perenni sbronze.
I limiti d'età sono però sopperiti dalla bravura: la Shearer resta l'unica Giulietta cinematografica ad aver guadagnato una nomination agli Oscar, e Howard mostra un certo nerbo, più vicino a La Primula Rossa che ai romantici personaggi che lo hanno reso celebre ne La Foresta pietrificata, Intermezzo per tacer di Ashley di Via col Vento.
Un film che merita una visione, se non altro per curiosità verso la commistione tra puro romanticismo hollywoodiano e un certo rigore storico, molto inconsueta per l'epoca.
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