Mancano meno di due settimane alla chiusura dell'Expo: rinunciare a causa della ressa o non perdersi l'occasione di partecipare all'evento?
Io ho optato per una versione soft una visita serale (che da settembre inizia alle ore 18,00 per concludersi alle ore 23,00; alle 24,00 nei finesettimana). Ho scelto di andarci di lunedì, con i mezzi pubblici: arrivando da Genova e parcheggiando a Famagosta ci vuole quasi un'ora per arrivare a destinazione ma almeno sono tempi certi rispetto a quelli imprevedibili della tangenziale congestionata dei pomeriggi feriali.
Qualche minuto per i controlli di routine, come quelli aeroportuali e ci si inoltra alla scoperta dell'Expo. E' una gioia per gli occhi e per l'olfatto, da non perdere assolutamente i cluster dedicati alla frutta, le spezie e quello inebriante del caffè e del cioccolato. I padiglioni i sono limitata a vederli solo dall'esterno, cosa che avrei fatto anche con meno ressa e più tempo a disposizione: sinceramente non capisco le persone che ieri si sorbivano tre ore di coda per entrare nei vari padiglioni, quasi tutti presi d'assalto, avrei fatto un'eccezione per quello del Nepal o per Palazzo Italia ma la folla in attesa scoraggiava i miei buoni propositi.
Ho avuto la sensazione di trovarmi in un'enorme fiera, in fondo non troppo diversa da quelle patronali delle nostre città: l'allegria gli odori la curiosità che si provava quando si andava alle giostre.
Sono contenta di quello che ho avuto nel tempo impiegato: per la soddisfazione di aver partecipato,anche solo una vista serale può bastare.
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