Il capo della Cia fa smantellare l'IMF e Ethan Hunt si trova da solo a cercare di dimostrare l'esistenza del Sindacato, un gruppo terroristico formato da agenti segreti di tutto il mondo dati per morti o dispersi. Hunt potrà contare sui fedeli compagni di sempre e sull'aiuto della bella Ilsa, agente dei servizi segreti britannici infiltrata nel Sindacato.
Il timore che la famigerata scena di Tom Cruise appeso all'Airbus A400M fosse l'unica trovata del film è stata piacevolmente smentita: Cruise si gioca la scena girata senza controfigure prima dei titoli di testa, a sottolineare il tono sempre più ironico che ha preso la serie di Mission Impossible, e i blockbuster d'azione in generale, poi il film diventa una piacevole sequenza di ottime scene d'azione che fanno dimenticare il volo iniziale di Cruise, girate in location bellissime, dall'Opera di Vienna al Marocco.
La storia è complicata quanto basta e con un pizzico di attualità: il Sindacato è un frutto deviato della stessa Intelligence britannica un po' come l'Isis è figlio delle manipolazioni statunitensi in Medio Oriente.
Il valore aggiunto del film è il gioco citazionista che forse per la prima volta entra nel genere d'azione: l'omicidio a teatro sul finale del vincerò di Nessun dorma ricorda la scena de L'uomo che sapeva troppo (1956) di Hitchcock e poi c'è la bellissima Rebecca Ferguson che avevo già notato quest'inverno nella serie The White Queen di cui era protagonista. Oltre alla bravura (il ruolo della regina Elizabeth Woodville le era valsa una nomination ai Golden Globe) avevo constatato l'incredibile somiglianza dell'attrice svedese con Ingrid Bergman e non devo essere la sola se il suo personaggio si chiama Ilsa come la protagonista di Casablanca!
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