Usa/GB 1979 Universal Pictures
con Frank Langella, Laurence Olivier, Donald Pleasence, Kate Nelligan
regia di John Badham
Il conte Dracula è l'unico sopravvissuto del terribile naufragio in cui è coinvolta la sua nave. Viene aiutato da Jonathan Arker, l'avvocato che cura i suoi interessi e ospitato nella casa della sua fidanzata, Lucy Seward. Presso i Seward si trova anche Mina Van Helsing, amica convalescente di Lucy che muore poco dopo l'arrivo del conte. Informato della morte della figlia, arriva dall'Olanda Abraham Van Helsing che ben presto scopre che Mina è diventata un vampiro ad opera di Dracula che ora sta vampirizzando anche Lucy. Il dottor Seward, Van Helsing e Harker cercano di eliminare Dracula ma nonostante sia stato bruciato dal sole, il conte riesce a volare via trasportato dal suo mantello.
Trasposizione filmica della pièce teatrale americana ispirata al Dracula di Tod Browning, che ebbe molto successo tra il 1977/1980. Come protagonista fu scelto Frank Langella, che già impersonava il vampiro a teatro. Da contratto l'attore pretese di non dover mai indossare i canini e infatti nel film vediamo le zanne da vampiro solo nelle due donne da lui sedotte.
E' una versione molto romantica della storia, che lascia poco spazio all'horror (solo l'apparizione di Mina vampiro nei sotterranei rispetta i canoni orrorifici) per giocare tutto sugli aspetti gotici della trama: la tenuta di Carfax è un vecchio maniero in disuso, tutto ragnatele e illuminato da candele, i Seward vivono nel manicomio diretto dal Dr.Jack Seward per cui si passa senza soluzione di continuità dai comodi interni di famiglia agli ambienti inquietanti del sanatorio.
A differenza di Dracula il vampiro di Terence Fisher in cui si sosteneva che il conte non potesse trasformarsi in animali, nel film di John Badham entra in scena tutto il repertorio classico di lupi e pipistrelli e il vampiro può scalare impunemente le erte pareti del manicomio strisciando sui suoi artigli.
In questa versione è Mina a morire, mentre Lucy conquista il cuore di Dracula che confessa di aver avuto molte spose ma non avere mai amato nessuna come lei. Lucy dal canto suo ricambia la passione e quando lo vede sfuggire alla morte, sorride anche se ormai dovrebbe essere fuori dalla possessione di Dracula.
L'oggettiva bellezza di Frank Langella esaspera la connotazione erotica del vampiro che non ha praticamente bisogno di zanne per nutrirsi in quanto le donne cedono al suo fascino, al limite forzate dalla suggestione indotta da Dracula, una figura che ha più del mago che del mostro: lo vediamo agitare sapientemente le mani in gesti che ricordano la prestidigitazione.
Van Helsing è un vecchio signore che si accosta al vampirismo solo per capire cosa ha ucciso la figlia e si trova a combattere con qualcosa di più grande di lui e infatti alla fine soccombe. Il personaggio è interpretato da Laurence Olivier, in una delle sue ultime apparizioni sul grande schermo.
Il film è una produzione di lusso che per gli esterni si avvale delle location più celebri della Cornovaglia, mentre i costumi sono fedelissimi al periodo in cui è ambientata la storia, il 1913. La fotografia è notevole: il progetto iniziale prevedeva di girare il film in bianco e nero ma il timore che una pellicola in bianco e nero non fosse appetibile per gli spettatori ha portato a scegliere una fotografia desaturata con i colori spenti che si accende di luce violenta nella scena d'amore, un'unione quasi extratemporale, tra Lucy e Dracula.
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