Tre ragazzini delle favelas che sopravvivono smistando rifiuti nella discarica di Rio de Janeiro, trovano tra l'immondizia un portafoglio per cui la polizia (corrotta) dimostra un particolare interesse: oltre ai soldi infatti, ci sono i dati per recuperare il registro delle tangenti di un politico e il bottino delle mazzette ricevute..
Trash è un'opera che mi ha completamente spiazzato, pensavo di vedere qualcosa di simile a The Millionaire, una versione esotica dei buoni sentimenti alla Frank Capra, invece Trash è da una parte un film molto crudo dove vengono mostrate scene di tortura inflitte a un ragazzino e dall'altra un film per ragazzi dove i tre protagonisti vivono come un'avventura giocosa il tentativo di risolvere il rompicapo del portafoglio, dietro cui ci sono omicidi, diritti negati, polizia corrotta al servizio dei politici, tangenti per il mondiale di calcio della scorsa estate: un mondo drammatico e quanto mai attuale che sarebbe duro da digerire anche in uno scafato thriller, figuriamoci se i protagonisti sono tre bambini di strada. Il tono non è quello di una favola nera, è proprio una pellicola con due anime divise che cozzano tra di loro per ovvi motivi, qualcosa di disturbante che va ben oltre il neocolonialismo di cui si accusa sempre lo sguardo occidentale che prova a raccontare storie del terzo mondo.
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