Indiscreet
Warner Bros 1958
con Ingrid Bergman, Cary Grant, Phyllis Calvert, Cecil Parker, David Kossoff
regia di Stanley Donen
Anna Kalman è un'attrice di successo che non ha ancora trovato la stabilità la sentimentale. Quando conosce un collega del cognato, l'affascinate diplomatico Philip Adams, è amore a prima vista e Anna inizia a frequentarlo anche se lui è separato dalla moglie ed impossibilitato ad ottenere il divorzio. In realtà Philip è uno scapolo impenitente che si nasconde dietro la scusa di un matrimonio infelice per non dover convolare..
Stanley Donen passa alla storia come regista di celebri musical ma ha spaziato con successo anche nella commedia e nei giallorosa Arabesque e Sciarada. Nel '58 firma una delle mie commedie romantiche preferite da sempre con una coppia imbattibile di attori Ingrid Berman e Cary Grant.
Siamo al tramonto della commedia brillante come testimonia il malinconico tema musicale e Donen imposta tutta la prima parte sul crescendo romantico; la Bergman e Grant sono bravissimi a giocare con l'attrazione che scatta fin dal primo incontro ma che deve essere trattenuta per le convenzioni sociali, siamo infatti nei perbenisti anni '50 e l'azione si svolge a Londra, metropoli più libertina dell'America bacchettona ma pur sempre ligia alle convenzioni sulle relazioni prematrimoniali.
Nel secondo tempo, quando la trama sembrerebbe prendere una piega melodrammatica con la lontananza imposta dal lavoro di Philip che deve trasferirsi a New York per diversi mesi, esplode la commedia perché Anna scopre che l'amato non è mai stato sposato e decide di vendicarsi al grido di “come osa fare l'amore con me senza essere sposato!”. Immancabile lieto fine ma la stoccata ai costumi bacchettoni dell'epoca non manca.
Indiscreto è la prima commedia girata da Ingrid Bergman dopo la sua parentesi italiana. L'attrice era rientrata negli States nel '56 alla fine della storia d'amore con Rossellini che l'aveva fatta mettere all'indice ma aveva riconquistato il pubblico con il successo di Anastasia; girare subito dopo una commedia su un'attrice che vive una relazione extra coniugale, anche se solo presunta, mi pare piuttosto coraggioso.
Notevole il guardaroba dell'attrice firmato da Christian Dior (non accreditato) e Pierre Balmain.
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