The swan
USA 1956 MGM
con Grace Kelly, Alec Guinness, Louis Jourdan, Agnes Moorehead, Jessie Royce Landis, Brian Aherne, Leo G. Carroll, Estelle Winwood, Van Dyke Parks, Christopher Cook, Robert Coote
regia di Charles Vidor
1910: un piccolo principato della Mitteleuropa è in fibrillazione perché il principe ereditario sta venendo in visita per valutare la principessa Alexandra come probabile regina. L'incontro tra Alberto e la ragazza non è entusiasmante e così la madre di Alexandra s'ingegna per attirare le attenzione del futuro sovrano. A farne le spese è il professor Agi, giovane tutore dei fratellini di Alexandra e segretamente innamorato della principessa che lo invita al ballo per far ingelosire Alberto. La fanciulla però non riesce a mentire al giovane e gli rivela che lo sta usando per obbedire alla volontà della famiglia. Colpita dalla reazione del giovane Alexandra si scopre a sua volta innamorata ma il professore lascia il castello e Alexandra si avvia al suo destino di regina.
Il cigno è il penultimo film di Grace Kelly, già promessa a Ranieri di Monaco e protagonista di questo film che ricalca e anticipa il suo destino di sovrana.
La pellicola è uno strano miscuglio tra commedia e film puramente sentimentale: il regno da operetta governato dall'ambiziosa Beatrice, madre di Alexandra che può contare sull'aiuto della vecchia cugina Sinforosa e su Carlo, nobile che ha deciso di farsi frate rinunciando a incarichi e titoli, sono un contrappunto divertente -che ancora funziona- alla liason strappalacrime tra l'algida principessa e il romantico professore plebeo che come nello stile dei melodrammi dei secondi anni '50 sfocia in un confronto diretto tra lacrime e baci negati.
A legare le due anime del film pensa Alec Guinness, insolito ma azzeccato principe ereditario, che gioca sornione con i parenti che fanno di tutto per affibbiargli Alexandra come consorte, la ragazza è bella ma inesperta e troppo algida, a far decidere Alberto non è tanto la gelosia quanto il vedere finalmente risvegliata l'anima della bella fanciulla. Cameo insuperabile di Agnes Moorehead nel ruolo della regina imperiosa e un po' isterica ma estremamente simpatica.
Alla regia c'è Charles Vidor che dieci anni prima aveva diretto Gilda, ungherese di nascita, si trova a suo agio con la commedia di Ferenc Molnár, soprattutto negli aspetti più ironici, ma trattandosi di una produzione MGM il tono sussiegoso, come i costumi e le scenografie sontuose, sono necessari.
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