Italia 1983
con Gabriele Lavia, Anne Canovas
regia di Pupi Avati
Stefano, giovane scrittore, riceve come regalo di anniversario dalla moglie una macchina da scrivere comprata all'asta. All'interno trova uno strano messaggio che allude alla possibilità di tornare dalla morte e incuriosito decide di scoprire a chi apparteneva la macchina da scrivere. Viene così a conoscenza della teoria dei terreni K di Paolo Zeder e assisterà al ritorno dalla morte del prete spretato Luigi Costa..
Secondo gotico padano di Pupi Avati, meno terrorizzante de La casa dalle finestre che ridono ma in grado di creare situazioni e atmosfere angoscianti. Che il regista giochi con l'allusione alla paura senza esplicitarla è chiaro dalla citazione della scena in piscina de Il bacio della Pantera, capolavoro della coppia Val Lewton/Jacques Tourneur che seppero risollevare le sorti della RKO con qualche manciata di horror in cui l'evento macabro è sempre escluso all'inquadratura e si lascia all'immaginazione il compito di creare la tensione.
Zeder però non teme di mostrarci il risveglio dalla morte del prete: nella sua tomba è stata inserita una telecamera dagli studiosi della teoria di Zeder e Stefano spia i misteriosi fatti che si svolgono nella colonia abbandonata da un telescopio, la dualità d'intenti del film si esplicita nell'ambientazione che alterna luoghi bui ed inquietanti, tipici dell'horror classico alle riprese diurne di Bologna, Spina e Rimini nella loro presunta normalità.
La dicotomia fotografica è certo uno dei punti di forza del film ma Avati compie anche un grande lavoro sul cast con una serie di facce che lasciano il segno.
Anche la teoria di Zeder, inventata dagli sceneggiatori è ben congeniata: il prologo ambientato nel 1958 con il ritrovamento delle ossa di Zeder si svolge a Charters, luogo noto sin dall'antichità per le sue proprietà geomagnetiche mente la conclusione del film avviene nella necropoli etrusca di Spina, dove sono state trovate un numero spropositato di tombe. Del resto il plot regge talmente bene che anche Stephen King dovrebbe averne tratto ispirazione per il suo romanzo Pet Sematery
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