Irving e Sidney (più nota come Edith) sono due truffatori che spillano denaro alla gente in difficoltà facendo passare lei per una lady inglese con contatti nelle banche europee, fino al giorno in cui non vengono beccati dall'FBI. Richie di Maso, l'intraprendente agente che li ha scoperti, promette loro l'immunità se lo aiuteranno a incastrare altri truffatori. Irving e Sidney accettano loro malgrado e finiscono travolti dall'ambizione folle di DiMaso che sfrutta i loro contatti per arrivare a membri del congresso e capimafia..
American Hustle è il film che ha stravinto i Golden Globes portando a casa tre premi ma da noi la notizia è passata in secondo piano per la gioia del premio vinto da La Grande Bellezza.
La pellicola conferma il momento d'oro del regista David O.Russell che con i precedenti The Fighter e Il Lato positivo ha fatto incetta di Oscar e sicuramente di American Hustle sentiremo parlare ancora nella prossima notte degli Oscar, date le sue 10 nomination.
Il film si ispira a una reale operazione dell'FBI ma al regista non interessa tanto il lato spionistico della storia quanto la girandola amorosa che si crea tra i quattro protagonisti: Sidney è l'amante di Irving, sposato con Rosalyn casalinga depressa e manipolatrice. Quando per agganciare il sindaco di Camden, Irving è costretto a portare a cena Rosalyn con il politico e la di lui consorte, Sidney per ripicca, cede al fascino di Richie.
Il film lievita come le acconciature e gli abiti tamarri degli italo americani dei tardi anni '70 e ha il pregio di tenere fino alla fine tutte le strade aperte: pochade o tragedia. Resta qualche lungaggine di troppo per parlare di un capolavoro ma gli attori sono eccezionali: Jennifer Lawrence si conferma un'attrice di razza, di quelle che sanno diventare anche brutte (concetto molto diverso dall'imbruttirsi) e Christian Bale ci stupisce con una nuova trasformazione fisica: la prima inquadratura è per la sua ventrazza (parliamo dell'aitante Batman di Nolan e dell'attore che perse oltre 30 chili per interpretare L'uomo senza sonno).
Dopo la pancetta l'attenzione del regista è tutta per l'elaborato riporto con cui Irving copre la calvizie più che incipiente, metafora del gioco di apparenze attorno a cui ruota tutto il film.
Da citare il cameo non accreditato di Robert De Niro: gli occhiali dalla spessa montatura nera sembrano confermare la sua imitazione di Scorsese e del resto buona parte del film ricrea il mondo di Quei bravi ragazzi.
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