Italia 1972 Titanus
con Alex Cord, Samantha Eggar, John Marley, Enzo Cerusico
regia di Armando Crispino
L'archeologo Jason Porter fotografa con una sonda una tomba etrusca finora inviolata. Negli affreschi domina il demone infernale Tuchulca che infierisce su giovani coppie di amanti e subito dopo la scoperta inizia una serie di efferati omicidi che ripetono le scene affrescate: Tuchulca è tornato? E in chi si è reincarnato? Nell'archeologo ex acolizzato, nella sua ex, Myra, o nel suo nuovo compagno, il collerico direttore d'orchestra Nikos Samarakis, oppure in qualche altro ambiguo personaggio della corte del celebre musicista?
In occasione della pubblicazione del volume Macchie solari. Il cinema di Armando Crispino di Claudio Bartolini, domenica scorsa al Torino Film Fest è stato proiettato L'etrusco colpisce ancora, il film più celebre di Crispino poco amato dai dizionari di cinema. Molto severamente il Mereghetti ne stigmatizza la trama troppo complessa e il ritmo altalenante, difetti effettivi dell'opera che però si segnala per un estremo gusto nella composizione soprattutto nella scena finale (i volti dei testimoni del suicidio ripresi solo a metà) con un uso intelligente del rallenti.
Il giallo a sfondo archeologico è stato poco sfruttato dal nostro cinema mentre ebbe maggior successo in televisione: Ritratto di Donna Velata riprende la tematica etrusca mentre Il segno del comando (di un anno precedente al film in questione) gioca con le suggestioni della Roma alchemica di fine settecento.
Nonostante il severo giudizio dei critici, L'etrusco uccide ancora è un giallo che si lascia vedere con piacevolezza e gli va riconosciuto l'indubbio merito di aver saputo coniugare un genere molto popolare come il giallo dai risvolti sovrannaturali dei primi anni '70 con elementi di cultura alta: la Messa da Requiem di Verdi come sottofondo agli omicidi, Spoleto e il suo Festival come ambientazione principale della vicenda insieme alle necropoli di Cerveteri e Tarquinia.
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