Dopo un periodo di vacanze forzate per un'uscita poco felice durante una conferenza universitaria, Will McAvoy, anchorman di punta del canale ACN, torna al lavoro e vede rivoluzionato il suo staff: il suo nuovo produttore esecutivo è MacKenzie McHale, ex fidanzata che ha trascorso gli ultimi anni nei luoghi di guerra con qualche strascico post traumatico. Tra Will e Mackenzie saranno scintille (non solo?) verbali ma fin dalla puntata di prova mettono a segno un colpaccio: sono i primi a raccontare la vera portata dell'incendio della piattaforma della BP nel Golfo del Messico con il conseguente disastro ambientale.
Dopo aver trasmesso il pilot in pompa magna con il direttore di Rai3, Andrea Vianello, ad introdurre la serie dalla vera newsroom di RaiNews24, la serie ha già avuto un brusco declino: il doppio appuntamento di venerdì 18 è slittato senza alcuna spiegazione e la seconda puntata andrà in onda stasera in seconda serata, sperando nel traino del più piccante Scandal, già trasmesso da Sky.
Sono tempi davvero difficili per la serialità in prima visione sulle reti generaliste: Vegas, Hannibal, Bates Motel non sembrano avere lo stesso appeal sul pubblico delle serie di pari livello (medio alto) trasmesse dal satellite: comincio a sospettare un certo snobismo nello spettatore.
The Newsroom non brilla per modernità del taglio seriale, ha un tono che definirei classico, molto parlato, con battute anche taglienti, macchina da presa molto nervosa che segue i protagonisti all'interno della redazione rendendo bene il clima concitato che sta dietro la costruzione della notizia e l'aspetto più interessante della serie sta proprio nel mostrare come anche una notizia, un fatto, sia in realtà un prodotto costruito, in certo modo manipolato anche se il sogno di Mackenzie e Will sotto la guida sorniona di Charlie Skinner, capo della sezione news della ACN, è quello di ritornare a un notiziario d'impegno.
La serie sembra ben equilibrare la rappresentazione della vita di redazione e gli inevitabili legami che nascono tra i colleghi alleggerendo il tema impegnato con il coté sentimentale, insomma una serie che potrebbe avere buone chance di intercettare un pubblico piuttosto vasto se non si perderà in una programmazione troppo ballerina.
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