Usa 2010
con Bruce Willis, John Malkovich, Mary-Louise Parker, Morgan Freeman, Helen Mirren
regia di Robert Schwentke
Frank Moses è un agente della CIA ormai in pensione che intrattiene una relazione telefonica con un'impiegata del servizio pensioni. Un giorno un commando attenta alla sua vita e Frank capisce che anche il suo amore platonico è in pericolo, decide così di rapire la ragazza e cercare rifugio da alcuni vecchi colleghi. Anche i suoi amici devono essere eliminati e quando le quattro spie capiscono che la loro morte dovrebbe coprire le malefatte del vice presidente che vuole correre per la presidenza, smetteranno di fuggire per passare all'attacco.
Le vecchie glorie degli action movie degli anni '80 e '90 non demordono e tornano a rivivere le vecchie avventure in chiave ironica, vedi I mercenari, Die Hard un buon giorno per morire. L'effetto nostalgia non è un fenomeno nuovo ed è sfruttato da tempo in diversi campi d'intrattenimento ma il valore aggiunto di Red al di là di coniugare l'action movie con la commedia sentimentale è di cavalcare il sentimento di rivalsa che molti over cinquanta pensionati o costretti ad uscire dal mercato del lavoro provano nell'entusiastico ritorno alle vecchie attività dei quattro inossidabili agenti segreti , più scafati dei novellini che li hanno sostituiti.
Il film è tratto dal fumetto omonimo della D.C.Comics ma preferisce dare un taglio più scanzonato e romantico alle avventure di Frank Moses che su carta sono molto cupe e ciniche.
Moltissime le citazioni dai classici moderni di Tarantino (ad esempio Ellen Mirren che si presenta come Mrs. Brown sulle musiche di Jackie Brown) ma il vero plus del film è l'interpretazione divertita del protagonisti che arriva diritta allo spettatore: come non adorare lo squinternato Marvin Boggs di Malkovich? Esplosivo connubio tra tenerezza e follia che ricorda il dottor Walter Bishop di Fringe.
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